• Home
  • Cosa ho fatto
  • Interventi inizio seduta

Patrick Zaki, oggi è cittadino onorario di Bologna

Oggi, 11 gennaio 2021, il Comune di Bologna ha conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

Patrick Zaki, oggi è cittadino onorario di Bologna

Una scelta per dare un forte segnale di solidarietà e vicinanza a Patrick e alla sua famiglia, per tenere alta l'attenzione pubblica su una vicenda insopportabile che deve trovare una soluzione positiva per rispetto del giovane ricercatore dell'Università di Bologna, del nostro Paese e di chiunque si batta per la difesa dei diritti umani.

Un riconoscimento a chi nel mondo si batte per i diritti umani e nei confronti di tutti coloro che, in molte Nazioni con governi dittatoriali e antidemocratici, vengono ingiustamente detenuti e condannati in quanto anche solo semplicemente sospettati di far parte di associazioni e movimenti che si battono per i diritti civili e politici.

La riapertura delle scuole deve essere la priorità

Dovrebbe essere la priorità, invece la scuola ormai da mesi viene lasciata al margine, come se l'istruzione fosse diventata un decoro e non un pilastro della nostra società. La Regione Emilia-Romagna ha annunciato che la riapertura delle scuole superiori è prevista per il prossimo 25 gennaio, ma i continui rinvii, le insicurezze e la precarietà, hanno portato studenti e genitori a manifestare per tornare alla scuola in presenza prima possibile.

Il collasso del sistema scolastico non dipende solo della pandemia Covid-19, ma è conseguenza di anni di tagli e indifferenza.

Una ricerca svolta tra aprile e giugno scorsi dalla Società italiana di ricerca didattica, mostra come la percentuale di studenti “non raggiunti” sia tra il 6 e l’8% e dei “parzialmente raggiunti” tra il 16 e il 18%. È grave la situazione che stiamo vivendo: aumentano deficit formativo e disuguaglianze educative. Questo è il vero debito che lasciamo alle generazioni future.

La riapertura delle scuole deve essere la priorità

Inoltre, nessuno sembra preoccuparsi del disagio di giovani e minori, che prima poteva manifestarsi nelle scuole e che oggi sembra scomparso, sfuggito a ogni tipo di controllo. Semplicemente, non se ne parla più. Non si parla più dei giovani.

Leggi tutto

In ricordo di Gianni Dal Monte

Gianni dal MonteNel giorno di Natale ci ha lasciati Gianni Dal Monte, persona buona, leale e sempre vicina agli ultimi.

Gianni era stato operaio alle Officine Grandi Riparazioni negli anni '70 e due anni fa aveva scoperto la malattia che ne ha causato la morte, la diagnosi di Mesotelioma pleurico contratto per avere respirato le fibre di amianto nel suo lavoro. Gianni, fino agli ultimi giorni della sua vita, è stato impegnato nel sociale, nella costruzione della comunità nella zona Lame del Quartiere Navile.

Ho conosciuto Gianni Dal Monte nel 1995, grazie al Coordinamento Volontariato Lame, un’Organizzazione di Volontariato costituita da 17 associazioni, di cui è stato Presidente e guida fino a poche settimana fa. La zona Lame è un territorio di periferia molto vasto, che comprende numerosi insediamenti di edilizia popolare, abitato da persone e nuclei familiari provenienti in maggioranza da altri paesi, italiani e stranieri, ed è caratterizzato da una presenza di minori e giovani tra le più consistenti della città e con un alto rischio di devianza.

In venticinque anni di attività sul territorio, l'impegno di Gianni Dal Monte e del Coordinamento Volontariato Lame è stato di creare comunità, per valorizzare le risorse costituite dalle persone e favorire l’inclusione, lo sviluppo sociale e la promozione del benessere, contrastando il fenomeno del disagio giovanile, attraverso azioni di animazione e promozione dello sviluppo sociale del territorio.

Ricordo i primi progetti a favore dei minori del territorio. Nel 1995, il gruppo socio-educativo “Giovani Insieme” e l'animazione estiva. Dal 1999, il progetto di rete “Un villaggio per educare”. Nel 2005, il “Patto di Solidarietà per le Lame” e il progetto “Un Villaggio Solidale” per migliorare la qualità della vita degli abitanti della zona Lame. Nel 2009, la firma della “Convenzione della Rete Lame” con il Quartiere Navile, nella quale si riconosce che “le organizzazioni del territorio costituiscono un patrimonio per la comunità”.

Leggi tutto

Scuola, verso la riapertura il 7 gennaio

Scuola, verso la riapertura il 7 gennaioLa scuola italiana è stata la prima a chiudere e l'ultima a riaprire per l'emergenza Covid-19, sia durante la prima che la seconda violenta ondata della pandemia.

Nel resto d’Europa, i paesi europei hanno continuato a garantire la didattica in presenza, nonostante il Coronavirus.

Le nostre scuole sono sicure. Lo ha dichiarato il Commissario straordinario Domenico Arcuri, e lo hanno ricordato sia il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico nazionale che il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Bologna Paolo Pandolfi, quando hanno ribadito che la scuola non risulta faccia crescere i contagi, ma è uno dei luoghi più protetti.

Gli studenti delle scuole secondarie di II grado rientreranno quindi in presenza a partire dal 7 gennaio 2021 e, come amministratori, dobbiamo dare priorità all'educazione, costruendo soluzioni non solo per riaprire le nostre scuole ma anche per garantire la continuità della didattica in presenza: una nuova organizzazione, differenziando orari eorganizzando turni mattina e pomeriggio, il potenziamentodel trasporto pubblico, e la valorizzazione della comunità educativa.

Leggi tutto

Salvare vite nel Mediterraneo. Aderiamo al progetto ResQ-People SavingPeople

Batterà bandiera italiana e vuole essere la nave della società civile. La sua missione è salvare vite umane nel Mediterraneo. "ResQ-People Saving People", associazione nata da un gruppo di giuristi, di operatori umanitari e di cittadini, ha lanciato domenica 13 dicembre la campagna "Tra il dire e il mare", con l'obiettivo di raccogliere fondi per rendere operativa una nuova nave umanitaria.

Costo stimato di tutta l'operazione, circa 2 milioni di euro. Fondi da reperire attraverso una campagna di crowdfunding.

In mare, si continua a morire per mancanza di soccorsi. In novembre, nel Mediterraneo hanno perso la vita almeno 132 persone. Tra loro il piccolo Joseph, appena sei mesi. Era l'11 novembre. Abbiamo tutti ascoltato le grida di terrore della madre alla ricerca del suo bambino, trasportato a Lampedusa per essere sepolto.ResQ

Leggi tutto

Sempre più contagi in carcere, dobbiamo ridurre le presenze alla Dozza

Sempre più contagi in carcereNelle carceri italiane, oltre alle carenze strutturali degli edifici, continua a essere allarmante il rischio concreto della diffusione del contagio, anche a causa del sovraffollamento e della carenza di personale della polizia penitenziaria e di educatori. In alcune carceri italiane, il sovraffollamento ha picchi del 200%. All'interno della Casa Circondariale di Bologna, alla Dozza, la capienza massima di 500 persone è ampiamente superata dalle circa 700 presenze.

Il carcere è una realtà in cui il rischio della diffusione del Coronavirus è molto alto: non è previsto il distanziamento sociale, impossibile da applicare nei casi di sovraffollamento: la distanza minima di un metro nelle celle non viene infatti rispettata. Il Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna denuncia come siano almeno 50 i detenuti contagiati e sottolinea l’aggravamento della situazione epidemiologica, anche con alcune persone ricoverate all'esterno.

Il Provveditorato regionale sembra orientato a sospendere i nuovi ingressi presso l'istituto di Bologna, ma temo non sia una misura sufficiente. La situazione è grave e dobbiamo intervenire prima che l’epidemia entri dentro le carceri, causando problemi sanitari e di sicurezza sociale enormi per la nostra città e il Paese, aumentando la pressione per il nostro sistema sanitario nazionale.

Leggi tutto