I miei metodi

Partecipazione  - Inclusione  - Trasparenza

Partecipazione

Si partecipa quando si ha l'impressione di modificare le decisioni che verranno prese. Chi dedica un'ora del proprio tempo a migliorare la politica deve avere l'occasione di incidere e non di partecipare solo a sfogatoi in cui ciò che viene detto rimane irrilevante.

Non si tratta solo di partecipare a processi consultivi e decisionali, ma di prevedere un contributo diretto e autonomo dei singoli cittadini alla cura e costruzione dei beni comuni e alla definizione delle politiche pubbliche, secondo una logica di cittadinanza attiva.

I modelli di partecipazione devono servire a raccogliere le opinioni e le esperienze utili per coloro che a livello istituzionale devono prendere le decisioni. Se la partecipazione è reale è utile; in alternativa, il rischio è la retorica. Chi ascolta, quindi, deve fare agire la comunicazione garantendo tempi/esiti certi sul lavoro fatto. Sicuramente il meglio del nostro territorio ha qualcosa da “dire” e da “dare” alla nostra Città.

Inclusione

Art.3 della Costituzione della Repubblica Italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Per misurare la qualità di vita di una società, rispetto a indicatori tradizionali fondati sul livello del Pil pro-capite, è necessario passare a standard morali, etici. Occorre conoscere che cosa le persone sono in grado di fare ed essere in una particolare società, non quale sia il livello di ricchezza e non solo come questa sia distribuita (livello di disuguaglianza). Il modo in cui è organizzato l’ambiente e l’insieme delle regole sociali non devono aggiungere ulteriori vincoli. È importante riflettere non solo sui diritti ma anche sui bisogni, sulla possibilità che le capacità delle persone possano essere sviluppate e quindi esercitate.

La questione, oggi, è quindi di sapere ricostruire dal basso un modello di sviluppo che sia sostenibile e rispettoso della dignità della persona, in grado di accogliere le differenze e farsi carico delle difficoltà che ognuno può incontrare in alcuni momenti della propria esistenza.

Trasparenza

La politica è trasparente quando si fa capire dai cittadini. Ogni atto o dichiarazione incomprensibile (nel linguaggio, nelle cose non dette, etc.) allontana i cittadini dalla politica e aumenta il sospetto su ciò che non è stato detto e che rappresenta la vera ragione per cui una decisione viene presa. Per questo dichiarare che si è trasparenti quando si ha una responsabilità politica significa innanzitutto dichiarare che si userà un linguaggio comprensibile e ci si metterà a disposizione dei cittadini per rispondere alle loro domande e aiutarli a capire fino in fondo come funziona la macchina pubblica.

Un esempio concreto può riguardare le nomine delle aziende pubbliche che devono essere fatte tramite una competizione aperta e trasparente tra curricula, pubblicati in rete. Le nomine devono essere centrate sulle competenze e sul merito, senza i partiti all'interno.