In ricordo di Gianni Dal Monte

Gianni dal MonteNel giorno di Natale ci ha lasciati Gianni Dal Monte, persona buona, leale e sempre vicina agli ultimi.

Gianni era stato operaio alle Officine Grandi Riparazioni negli anni '70 e due anni fa aveva scoperto la malattia che ne ha causato la morte, la diagnosi di Mesotelioma pleurico contratto per avere respirato le fibre di amianto nel suo lavoro. Gianni, fino agli ultimi giorni della sua vita, è stato impegnato nel sociale, nella costruzione della comunità nella zona Lame del Quartiere Navile.

Ho conosciuto Gianni Dal Monte nel 1995, grazie al Coordinamento Volontariato Lame, un’Organizzazione di Volontariato costituita da 17 associazioni, di cui è stato Presidente e guida fino a poche settimana fa. La zona Lame è un territorio di periferia molto vasto, che comprende numerosi insediamenti di edilizia popolare, abitato da persone e nuclei familiari provenienti in maggioranza da altri paesi, italiani e stranieri, ed è caratterizzato da una presenza di minori e giovani tra le più consistenti della città e con un alto rischio di devianza.

In venticinque anni di attività sul territorio, l'impegno di Gianni Dal Monte e del Coordinamento Volontariato Lame è stato di creare comunità, per valorizzare le risorse costituite dalle persone e favorire l’inclusione, lo sviluppo sociale e la promozione del benessere, contrastando il fenomeno del disagio giovanile, attraverso azioni di animazione e promozione dello sviluppo sociale del territorio.

Ricordo i primi progetti a favore dei minori del territorio. Nel 1995, il gruppo socio-educativo “Giovani Insieme” e l'animazione estiva. Dal 1999, il progetto di rete “Un villaggio per educare”. Nel 2005, il “Patto di Solidarietà per le Lame” e il progetto “Un Villaggio Solidale” per migliorare la qualità della vita degli abitanti della zona Lame. Nel 2009, la firma della “Convenzione della Rete Lame” con il Quartiere Navile, nella quale si riconosce che “le organizzazioni del territorio costituiscono un patrimonio per la comunità”.

Negli anni successivi, grazie alla co-progettazione all'interno della Rete, vengono realizzati altri importanti progetti: Divercity, EticaLame e, a fine 2011, il progetto “Cittadini di Pescarola” per offrire iniziative gratuite ad anziani, adulti, giovani e bambini, e per essere un punto d’incontro, socializzazione e partecipazione per tutti.

Infine, il progetto “Case Zanardi a Pescarola” nel 2014, con un protocollo d’intesa tra Comune di Bologna, Quartiere Navile, A.C.E.R., Comitato Residenti del comparto Agucchi/Zanardi, per favorire una miglior gestione del comparto di edilizia popolare.

Nel 2016, il progetto “La comunità che cura” e infineBeverara 129, l’Emporio solidale aperto ad aprile 2016 dove famiglie in stato di bisogno con una situazione di fragilità lavorativa, abitativa e sociale, possono ricevere prodotti alimentari, per l'igiene della casa e la cura della persona, a titolo gratuito.

Grazie all'impegno, generoso e gratuito di Gianni dal Monte, negli ultimi venticinque anni, sono state offerte iniziative gratuite per creare comunità e migliorare le relazioni tra le persone, per rafforzare il dialogo tra culture e generazioni diverse, e ricercando percorsi di mutualità radicata nell'idea di cittadinanza attiva.

Gianni ricordava sempre l'importanza della partecipazioneche può rappresentare la resistenza allo smantellamento dello stato sociale. La partecipazione è esperienza di democrazia, è costruzione di comunità, è valorizzazione dell'intelligenza e delle capacità di chi vive i problemi. La partecipazione è qualcosa che si agisce, crea competenze sociali e valorizza le diversità. E ricordava l’importanza della co-progettazione che sviluppa il capitale sociale delle comunità, capace di coinvolgere il volontariato su un piano di vera sussidiarietà, non di dipendenza o sudditanza della politica.

Grazie Gianni per tutto quello che hai donato alla nostra comunità. Spero sia possibile individuare un luogo cittadino per ricordare il tuo impegno per gli altri e per la comunità.

Desidero naturalmente esprimere le mie condoglianze alla famiglia.