Odg 363.1 Bonifica amianto


Odg 363.1 Bonifica amiantoPresentazione

Nel mandato precedente ho lavorato per l’approvazione del “Piano Comunale Bonifica Amianto”, per fare di Bologna la prima grande città italiana libera dall’amianto entro il 2028.
Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del Giorno per rimuovere l’amianto dagli immobili pubblici di proprietà comunale entro il 2021, prevedendo anche azioni per supportare privati e cittadini nella bonifica dall’amianto. L'obiettivo "zero amianto" è priorità del Comune di Bologna.

 
ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE L'ATTUAZIONE DEL PIANO COMUNALE BONIFICA AMIANTO, PREVEDENDO AZIONI DI INFORMAZIONE, MONITORAGGIO E INTERVENTI PER RIMUOVERE L'AMIANTO DAGLI IMMOBILI PUBBLICI ENTRO IL MANDATO 2016-2021

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Odg 362.3 Mobile Ticketing


Presentazione

Odg 362.3 Mobile TicketingTecnologie per la mobilità dei cittadini bolognesi. Sono 2,8 ML i biglietti venduti nel 2015 a Bologna per un valore di più di 4ML di euro.
Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del Giorno per realizzare anche a Bologna un sistema di Mobile Ticketing per l’acquisto di biglietti di trasporto pubblico locale, un sistema di bigliettazione elettronica che deve permettere l'utilizzo del cellulare per comprare e validare i biglietti sull’autobus. L'OdG chiede anche la creazione di applicazioni smartphone che devono permettere l’accesso alle informazioni e all’acquisto dei servizi integrati del trasporto pubblico locale (bike-sharing; carsharing; autobus; treni regionali; people mover; parcheggi; piste ciclabili).

 
ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PROMUOVERE L'IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI MOBILE TICKETING E DI APPLICAZIONE SMARTPHONE PER I SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

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Il mio intervento durante la Direzione del PD

Pubblico il mio intervento di ieri sera durante la Direzione del Pd di Bologna, per ribadire la mia posizione.
Credo che la polemica sul Passante sia inutile e fa male soprattutto al PD, un partito che dovrebbe favorire la discussione e la partecipazione.
C'è una parte del PD che vuole discutere nelle sedi competenti, che vuole esercitare il ruolo di "indirizzo e controllo" e che vuole essere un "ponte con la città" per confrontarsi con i comitati, le associazioni e i cittadini. 
 
Il 5 dicembre è mancato il coinvolgimento del Consiglio comunale di Bologna. L'Ordine del giorno (di maggioranza) sul Passante rivendicava il coinvolgimento del Consiglio e dei consiglieri comunali su elementi importanti per la nostra città, per il seguito dell'iter del pdPassante di Bologna: salute dei cittadini, rispetto dell'ambiente, trasparenza e partecipazione, osservatorio ambientale, etc. Tutte proposte utili per la città e che vanno nella direzione di rafforzare Sindaco e Giunta.
 
Desideriamo solo svolgere al meglio il nostro ruolo di consiglieri comunali. Desideriamo solo che la bellissima aula del Consiglio comunale di Bologna sia davvero un luogo di discussione e proposta.
Sulla richiesta di "chiarimento" in via Rivani, credo che possa essere un'occasione se diventa un confronto sincero tra Giunta e Consiglio comunale, per condividere un metodo di lavoro comune.

Piazza Grande, il giornale di strada da sempre dalla parte delle persone senza fissa dimora

Gentilissima Presidente,
dal 1 gennaio al 25 novembre 2016, in Italia sono morte 146 persone senza dimora. Quella dei senza tetto è un'emergenza straordinaria, parliamo degli "ultimi": persone con problematiche legate alle dipendenze ma anche donne e uomini in situazione di povertà relazionale ed economica. Oggi il confine tra la cosiddetta normalità di chi è in salute e chi rischia di ritrovarsi in una situazione di grave disagio è sempre più sottile. A volte basta un evento critico, un lutto o
la perdita del lavoro, come conseguenza anche dell'aggravarsi della crisi economica.

da: www.piazzagrande.it

Dal 1993, a Bologna, Piazza Grande lavora per l'inclusione sociale, per fornire assistenza alle persone senza dimora, per difenderne i diritti, per favorirne il reinserimento all’interno della società da cui sono state emarginate. Fin dalla sua nascita, Piazza Grande ha sempre rappresentato un’esperienza originale e costantemente all’avanguardia nella lotta contro l’esclusione sociale. A renderla una realtà unica nel panorama italiano è la sua composizione e gli stessi principi che la guidano. L’Associazione, infatti, è nata e si è sviluppata grazie alle idee e all’intervento in prima persona di tantissimi senza dimora, che sono i veri protagonisti dell'Associazione. Piazza Grande è il luogo dove i cittadini svantaggiati si organizzano per realizzare le più differenti modalità di intervento sui problemi dell’emarginazione.
Una di queste attività, a Bologna, è rappresentata da sempre dal giornale che viene venduto nelle strade della nostra città dalle persone senza dimora.

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Migranti, serve la collaborazione di tutti i territori

Gentile Presidente,

il 37% dei comuni emiliano-romagnoli non ospita migranti, a Bologna il 32,7%.

La mappa dell'accoglienza è riferita ai migranti accolti nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).

Stiamo vivendo migrazioni di intere popolazioni, persone che scappano da guerre e fame. Come ne prepariamo l'accoglienza nei paesi che non vivono attualmente i drammi da cui le migrazioni hanno origine? Come coinvolgiamo le nostre comunità e i nostri territori?Profughi accolti ogni mille abitanti in Emlia Romagna

Sono 123 i Sindaci fuori dal sistema di accoglienza, mentre sono 211 i Comuni che hanno detto sì. La provincia più virtuosa è Ravenna, mentre la maglia nera è Rimini con quindici sindaci su venticinque che hanno detto no. Nell'area metropolitana di Bologna sono 17 i Comuni che si tirano indietro nell’accoglienza dei profughi.

Se si riuscissero a coinvolgere tutti i territori, il numero di migranti da ospitare per ogni comune sarebbe veramente molto basso: significherebbe appena 12 migranti per Comune. Credo sia importante coinvolgere attivamente tutti gli enti locali e chiedere loro di partecipare al sistema di accoglienza, serve una equa distribuzione dei profughi e soprattutto la collaborazione di tutti i Comuni.

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