Buon compleanno Calamaio

Buon Compleanno CalamaioUn compleanno è un'occasione in cui ci riconosciamo in un'appartenenza. Che cosa vuol dire riconoscersi in un'appartenenza? Vuole dire riconoscere di aver vissuto un tempo, una parte di vita assieme e, inevitabilmente, chiederci se questo sia stato un tempo che ha avuto un significato, se sia stato un tempo utile.

Bologna e il Calamaio hanno vissuto insieme gli ultimi trent'anni. Sono stati trent'anni in cui l'inchiostro del Calamaio ha scritto anno dopo anno pagine che ci hanno educati alla diversità. Che cosa vuol dire educare alla diversità ? Vuol dire accompagnare le persone a riconoscere che la realtà è fatta di diversità. Si tratta di una consapevolezza a cui non bastano le belle dichiarazioni ed i buoni sentimenti, ma che sviluppa reciprocità, cittadinanza solidale, che sono i segni di buona salute di una società.

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Domenica 4 dicembre

Referendum del 4 dicembre 2016, Sì o No?Domenica 4 dicembre siamo chiamati ad esprimere la nostra approvazione o la nostra disapprovazione riguardo la proposta di riforma costituzionale.

La radicalità che ha caratterizzato lo scontro politico di questi mesi, che è anche effetto dell'aver saldato l'approvazione della riforma con le sorti del governo del Paese, ha spostato l'attenzione dalla necessaria riflessione sul merito dei cambiamenti costituzionali sottoposti a referendum, quando invece è su questo che occorreva riflettere per decidere consapevolmente.

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Avanti insieme, ma questa volta per davvero

Si riparte, finalmente, Virginio Merola è di nuovo Sindaco di Bologna. E non possiamo che essere contenti: abbiamo fermato la deriva leghista e ridato un’anima democratica all’amministrazione di una città che, da tempo ormai, aveva perso i suoi punti di riferimento nelle periferie e nelle fasce più deboli della popolazione. È da qui che dobbiamo ripartire. Ora c’è molto da fare. Partendo soprattutto da una nuova attenzione ai problemi veri della città e dei suoi cittadini più fragili. Che ci sia voglia di sinistra a Bologna è innegabile, come è innegabile che sia aumentata la distanza tra politica e cittadini.

Merola

La mia rielezione in Consiglio comunale mi fa sentire nuovamente responsabile di questo cambiamento, necessario e non più rinviabile. Per questo sarà importante che il Sindaco scelga la sua giunta in completa autonomia, per il bene di Bologna. Una scuola accessibile a tutti, un nuovo welfare diffuso, l'attenzione alle nuove povertà e all'immigrazione, devono essere i nostri nuovi punti di riferimento. Così come lo è il nuovo progetto di bilancio partecipativo, che ci permetterà di chiedere ai cittadini bolognesi di decidere insieme le priorità per il futuro di Bologna.

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Dalla parte di Bologna

Domenica 19 giugno siamo chiamati a scegliere tra due idee contrapposte di città. Votare Virginio Merola vuol dire credere in una Bologna moderna, aperta e accogliente. Una Bologna solidale e collaborativa, dove istituzioni e comunità dialogano. Vero, è successo – e succederà ancora – che il dialogo si faccia vivace. Ed è successo anche, purtroppo, che la voce dei cittadini non venga ascoltata: l’aver disatteso il referendum sulla scuola è per me la più grande colpa della passata amministrazione.

Ballottaggio 01

Ma dall’altra parte c’è un’idea di Bologna chiusa, autoreferenziale, che alimenta paure e conflitti. E c’è una politica che non mi piace per niente, che sa solo cavalcare l’onda e scaldare gli animi, che non avanza progetti credibili né li sostiene per il bene comune. Nei cinque anni passati in Consiglio comunale, ho visto Lucia Borgonzoni astenersi su alcune (mie) proposte come il piano comunale per la lotta all’amianto, il regolamento sulle clausole sociali per dare un lavoro a chi è in situazione di svantaggio o, ancora, per il bilancio partecipato che favorisce il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte per la città. Come se non le importasse, come se non sapesse che pensare.

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