Questione De Pasquale

Andrea De Pasquale ha scritto una delle sue newsletter "Bologna e dintorni", come al solito lunga, articolata e con opinioni originali, autonome, a tratti caustiche e comunque sempre prendendosi la piena responsabilità di quanto dice. Non voglio entrare nel merito di quanto ha scritto, del modo e momento delle affermazioni, perché la questione rilevante è diventata un'altra. Il Segretario Donini ha fatto una dichiarazione in cui non esprime giudizi differenti da De Pasquale ma chiede che siano gli organi di garanzia del Partito a giudicare l'accaduto. Mi dispiace ma il partito in cui milito deve avere la capacità di rispondere nel merito di opinioni liberamente e pubblicamente espresse senza richiamare lo spettro di un processo. La libertà delle opinioni politiche (con la responsabilità politica che ne deriva) non è in contraddizione con l'appartenenza ad un partito. Credo che le critiche non siano sempre deleterie e che la questione Delbono ci insegni a porre particolare attenzione alle scelte per le cariche amministrative.

Bologna, una città omertosa

Il servizio di ieri su Report ha messo in luce quanto Bologna sia bloccata a causa di un sistema di potere fondamentalmente chiuso e omertoso, in cui pochi pensano di avere in mano le sorti della città e non si intravvedono raggi di luce come invece paiono essere arrivati a Firenze con Renzi e la sua giunta.

La vicenda del Civis è semplicemente l'emblema di quello che succede quando il buon senso abbandona la politica e il dibattito politico diventa questione di pura tattica invece che investimento sul futuro della città.

Chi conosceva la situazione di Bologna non si è stupito di nulla di ciò che è stato fatto vedere, a meno del fatto che i potenti della città non parlano, evitano temi scottanti, bofonchiano affermazioni sconnesse, si irritano subito quando vengono punzecchiati sul vivo. Non è stato un bello spettacolo e fino a quando non ci sarà un ricambio radicale e profondo delle persone, Bologna si trascinerà da un problema all'altro senza mai affrontare i nodi fondamentali.

Chi sono

Francesco ErraniHo 40 anni, sono sposato e ho due bambini. Sono laureato in Scienze della Formazione ed esperto di politiche del lavoro e della formazione. Da più di quindici anni sono impegnato nel volontariato a favore dei minori in difficoltà. Dal 1998 ho maturato un'esperienza professionale presso enti di natura pubblica e privata; oggi lavoro con la Provincia di Bologna. Ho partecipato come relatore a numerosi seminari in ambito sociale e collaborato a diverse pubblicazioni e rapporti di ricerca sull’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio. Ho svolto docenza su questi temi all’Università di Bologna. Dal 2008 al 2010 sono stato membro del Comitato Paritetico Provinciale del Volontariato di Bologna e nominato componente dell’Osservatorio Regionale del Volontariato. Non sono mai stato iscritto ad alcun partito fino al 2007, quando ho partecipato con entusiasmo alla fondazione del Partito Democratico. Sono convinto che il progetto originale del Pd possa rispondere davvero alla aspirazioni dei cittadini e che, per promuovere un reale cambiamento, sia necessario lavorare "dentro" la politica.

I motivi del mio impegno

Al centro del mio impegno politico il welfare, la scuola e il lavoro, temi su cui sto lavorando già da tempo. Per realizzare una città al servizio del cittadino tuttavia conto di non lavorare da solo, la partecipazione e l’inclusione sono parole chiave del mio “fare” politica. Con la mia candidatura infatti vorrei raccogliere il desiderio di “fare” di tanti cittadini: creare una rete fra tutti coloro che nella vita esercitano responsabilità familiari e lavorative e che a Bologna si interessano con competenza al bene della propria comunità, per valorizzarne a pieno le potenzialità a favore della nostra città. Credo infatti che la politica debba tornare ad essere strumento per il bene comune, ma per far questo è necessario rinnovarne i modi e i contenuti.

Da maggio 2011 sono Consigliere Comunale di Bologna, per rinnovare la mia città.

Voci dalla città

Voci dalla città - resto del Carlino - 2020.12.10

Oggi il Resto del Carlino ospita un mio contributo sulla pandemia in corso.
I Comuni sono in prima linea nella gestione dell'emergenza Covid e la crisi ha riflessi inevitabili sui bilanci di tante famiglie, ma solo rispettando le regole potremmo tornare alla normalità e forse saremo anche persone più sagge.
Daremo più importanza alle relazioni umane, come anche all'ambiente e alla salute delle nostre città, all'educazione e a un’organizzazione di servizi che siano intessuti con la vita quotidiana dei cittadini.