Un PD che cambia è (ancora) possibile

Un PD che cambia e cambia tuttoIl principale obiettivo della politica è la qualità della vita dei cittadini, in tutti i suoi aspetti. Una candidatura alla segreteria del PD di Bologna oggi ha un senso solo se ha come scopo quello di cambiare, farlo rapidamente e con obiettivi chiari, "alti" e comunicabili.

Il PD ha a Bologna la sua più grande federazione. Per questo, non può che essere un esempio da cui il resto d'Italia possa trarre spunto. Per questo, deve osare e innovare, ascoltare e accogliere il meglio che nasce dal suo territorio.

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Trasparenza e partecipazione per riqualificare il bilancio del Comune di Bologna

Bilancio 2013 - Intervento in aula del consigliere comunale Pd Francesco Errani

Trasparenza e partecipazione per riqualificare il bilancio del Comune di BolognaPenso che in termini di razionalizzazione dei costi di struttura sia stato fatto il possibile per “unificare” ed “ottimizzare”, come anche per la gestione informatizzata. Credo sia giusto riconoscere all’Assessore al Bilancio e ai tecnici del Comune di Bologna il grande lavoro e la qualità dimostrata. In generale, temo però che il peso di ulteriori imposte e tasse non aiuterà di certo i cittadini. IMU, addizionali comunali e regionali, Tares e 1% IVA affosseranno definitivamente le poche risorse della maggioranza degli italiani e dei bolognesi, non per politiche sbagliate dei Comuni ma per la mala gestione di chi ha governato l’Italia.

Aumentare le tasse è fondamentalmente un errore, dovremmo piuttosto riqualificare la spesa e trovare un ampio consenso attorno a un bilancio diverso per il Comune di Bologna, in un momento storico in cui le aziende stanno chiudendo (e con loro la perdita di posti di lavoro e con questi gli stipendi che sostengono le famiglie).

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Referendum e partecipazione, dobbiamo rispettare l'opinione dei cittadini

Hanno votato 86 mila persone (28,71%) e ha vinto l'opzione A (59%), no al finanziamento alle scuole dell'infanzia paritarie private.
http://elezioni.comune.bologna.it/elezioni/2013/referendum/risultati.html

Dobbiamo tenere conto dell'opinione dei cittadini e imparare da questa esperienza, provando a superare le contrapposizioni che il prolungato atteggiamento non dialogante ha provocato e ripensare l'educazione a Bologna. Non dobbiamo commettere l'errore di bruciare l'energia, le idee, la passione che ancora c'è nelle persone e il senso democratico delle istituzioni.

Referendum Bologna

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Il Referendum alla Bolognese (una non ricetta...)

Domenica 26 votiamo per il Referendum sulla scuola dell'infanziaDomenica 26 votiamo per il Referendum sulla scuola dell'infanzia. Purtroppo la sciagurata possibilità che la discussione sul referendum, strumento prezioso di partecipazione, degenerasse in uno scontro frontale, si è avverata. Un errore grossolano che coinvolge tutti, anche il primo cittadino di Bologna, colui che avrebbe dovuto, e dovrebbe sempre, rimanere super partes.

Qui trovate una mia intervista con la mia opinione sul voto (http://www.unipd.it/ilbo/content/bologna-e-la-scuola-bilico-tra-laicita-e-libera-scelta).

Da lunedì 27 spero sia possibile riprendere il lavoro per costruire un progetto di città educativa.

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