Referendum e partecipazione, dobbiamo rispettare l'opinione dei cittadini

Hanno votato 86 mila persone (28,71%) e ha vinto l'opzione A (59%), no al finanziamento alle scuole dell'infanzia paritarie private.
http://elezioni.comune.bologna.it/elezioni/2013/referendum/risultati.html

Dobbiamo tenere conto dell'opinione dei cittadini e imparare da questa esperienza, provando a superare le contrapposizioni che il prolungato atteggiamento non dialogante ha provocato e ripensare l'educazione a Bologna. Non dobbiamo commettere l'errore di bruciare l'energia, le idee, la passione che ancora c'è nelle persone e il senso democratico delle istituzioni.

Referendum Bologna

Il mondo non dovrebbe essere diviso in parti rigidamente contrapposte, dobbiamo lavorare per uno Stato, un Comune, una Collettività che garantiscano l'accesso ad una educazione di qualità per tutti, ripartendo dalle regole e da un sistema di controllo che valorizzi, ad esempio, le competenze dei pedagogisti di Quartiere.

Adesso c'è bisogno di concentrarsi sulle cose da fare, trovando delle strade possibili e dando riscontro alla partecipazione che diciamo di auspicare.

Sono convinto che la politica oggi debba imparare ad affrontare i problemi apertamente, coinvolgendo chi i problemi li vive. In questo senso, dobbiamo proseguire un confronto sulla scuola, non dimenticando la nostra storia. La scuola bolognese è nata a seguito di un percorso di cittadinanza attiva. È stata pensata insieme: istituzioni, insegnanti, genitori, associazioni. Credo che il metodo sia centrale, possiamo decidere di dare fiducia ai cittadini e provare a costruire qualcosa di nuovo o, in alternativa, alimentare sfiducia e uno scollamento con la città. Dobbiamo ripartire dal riconoscimento di ciò che non funziona per cambiare logica, senza aver paura degli esiti di un percorso inclusivo.

Il Comune di Bologna si occupa soprattutto di nidi e scuole dell'infanzia. Su questi, tre elementi fondamentali sono: i diritti, la qualità e i costi per bambino. Il posto al nido e alla scuola dell'infanzia deve essere un diritto a Bologna. Per ottenere questo risultato è necessario adottare tutti gli strumenti idonei, tuttavia il risultato del Referendum chiede che siano Comune e Stato in primis che si debbano fare carico della risposta, partendo a mio avviso dalla qualità che negli anni siamo stati in grado di produrre. Solo dopo, trovare soluzioni che possano integrare l’intervento del privato in un sistema pubblico, laico e inclusivo.

Costruiamo insieme le regole per ripensare l'educazione a Bologna.

Il percorso partecipato 0-6, insieme all'Istruttoria pubblica sulla scuola dell'infanzia, indicano una strada possibile per costruire un progetto di città educativa.

http://bolognazerosei.comune.bologna.it/
http://www.comune.bologna.it/news/istruttoria-pubblica-infanzia-iscrizioni-anche-online-fino-al-10-giugno