Bologna c'è e chiede più diritti.

Bologna chiede più diritti
Sabato 23 gennaio la nostra città ha fatto quello che deve fare una città europea: ha chiesto un passo in avanti per tutto il Paese sui diritti civili. La mobilitazione a favore della legge Cirinnà ha riempito più di 100 piazze in tutta Italia, più di 1 milione di persone ha manifestato non contro qualcuno ma per chiedere più diritti.
 
Il DDL Cirinnà prevede la convivenza tra persone dello stesso sesso, disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere (anche tra le coppie eterosessuali). In sostanza, crea un nuovo istituto nel codice civile. Prevede anche di estendere alle unioni civili l'adozione del bambino che vive con una coppia ma che è figlio biologico di uno solo dei due. Si occupa quindi anche dei bambini, per tutelarli: un Paese civile deve riconoscere loro il diritto di essere sostenuti, assistiti, curati e amati da entrambi i componenti adulti della loro famiglia e non da uno soltanto.

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Diritti umani: c'è anche quello dell'acqua.

Ecco perché è giusto respingere la richiesta di dimissioni dell'Assessore Amelia Frascaroli.

Diritti umani: c'è anche quello dell'acqua.Il diritto all'acqua è affermato dalla dichiarazione universale dei diritti umani e dalla risoluzione ONU del 28 luglio 2010: "il diritto all'acqua potabile e ai servizi igienici è un diritto umano essenziale per la qualità della vita e l'esercizio di tutti i diritti umani" (anche l'Italia ha votato a favore). L'acqua è indispensabile per dissetare gli uomini e la terra, così come per garantire l'igiene. Riguarda la dignità della persona ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.

Il diritto umano all'acqua deve entrare anche nella legislazione comunitaria, grazie allo storico voto del 9 settembre 2015 del Parlamento europeo http://www.cospe.org/news/diritto-umano-allacqua-storico-voto-del-parlamento-europeo/

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Saeco

I lavoratori della Saeco, azienda di Gaggio Montano (Bologna) leader nel settore delle macchine automatiche da caffè, hanno portato la protesta in Piazza Maggiore (contro i 243 licenziamenti). La Philips, che ha acquisito Saeco nel 2009, vuole dimezzare i 558 operai e trasferire (delocalizzare) la produzione in Romania. Un lavoratore in Italia costa come 5 lavoratori in Romania, questo è uno dei fattori che determinano la scelta di "delocalizzare" da parte dell'azienda.

I lavoratori della Saeco in Piazza Maggiore

Questi licenziamenti sono drammatici per le famiglie e per un intero territorio bolognese, già colpito duramente dalla crisi. Cosa possiamo fare per evitare questi licenziamenti?

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I cubi

I cubi sotto le due torri permettono a turisti e cittadini bolognesi di sedersi per riposare o leggere le info su ‪‎Bologna‬: sono previsti 6 pannelli informativi con indicazioni storiche del luogo e una mappa turistica: 3 pannelli in Ravegnana e 3 in Mercanzia.

I cubi in piazza di Porta Ravegnana

Le sedute di piazza della Mercanzia sono costate complessivamente € 16.907,52, quelle di piazza di porta Ravegnana € 24.153,60. Il costo comprende tutto: blocchi di pietra, sedute in legno, le 6 targhe segnaletiche e storiche non ancora installate.

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Beverara 129

Beverara 129 è un nuovo progetto di cittadinanza attiva: non solo una casa per 24 famiglie in difficoltà, ma anche laboratori, corsi di formazione e una bottega solidale degli empori Case Zanardi.

Beverara 129

L'ex studentato del Battiferro diventa uno spazio condiviso promosso dalle associazioni del territorio Lame: riqualificazione urbana, attività ricreative ed educative, un punto di incontro, socializzazione e partecipazione per tutti.

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