Perché mi candido

Perché mi candido

Mi ricandido perché voglio continuare a impegnarmi per Bologna, insieme a voi. Mi propongo di portare avanti il lavoro sviluppato in questi cinque anni insieme ai cittadini e alle associazioni con l’obiettivo di riprogettare un welfare diffuso, ripensare gli spazi di socialità e rafforzare l’inclusione di chi è a rischio di marginalità, puntando sul dialogo fra istituzioni e cittadini.

Le giovani coppie, i bambini, gli anziani, sono i riferimenti a cui penso per contribuire a costruire una città inclusiva e attenta alle esigenze di tutti. Le persone sono le protagoniste del cambiamento: per questo vi chiedo di essere in Comune insieme a me, per fare di Bologna uno spazio più solidale e capace di affrontare le sfide del cambiamento e dell’accoglienza.

 

Francesco Errani Perché mi candido

 

Perché mi candido

 

Mi ricandido perché voglio continuare a impegnarmi per Bologna, insieme a voi. Mi propongo di portare avanti il lavoro sviluppato in questi cinque anni insieme ai cittadini e alle associazioni con l’obiettivo di riprogettare un welfare diffuso, ripensare gli spazi di socialità e rafforzare l’inclusione di chi è a rischio di marginalità, puntando sul dialogo fra istituzioni e cittadini.

Le giovani coppie, i bambini, gli anziani, sono i riferimenti a cui penso per contribuire a costruire una città inclusiva e attenta alle esigenze di tutti. Le persone sono le protagoniste del cambiamento: per questo vi chiedo di essere in Comune insieme a me, per fare di Bologna uno spazio più solidale e capace di affrontare le sfide del cambiamento e dell’accoglienza.

 

Francesco Errani Perché mi candido

 

Chi sono

Chi sono

Francesco Errani - Chi sono

Partecipazione, responsabilità, trasparenza: sono le parole migliori per raccontarvi chi sono. E la chiave per continuare insieme questa esperienza nel Consiglio comunale di Bologna. Durante questi 5 anni ho lavorato sui temi della partecipazione delle persone nella riqualificazione della città,
dell’inclusione sociale per diminuire le emarginazioni, della trasparenza dei processi decisionali.

Il piano comunale contro l’amianto, una nuova qualità delle mense scolastiche, la promozione di appalti pubblici responsabili centrati sullo sviluppo sociale e ambientale, il rafforzamento dell’inserimento lavorativo delle persone in situazione di svantaggio, sono alcuni dei 26 temi che oggi sono diventati progetti veri per la nostra città. Per continuare a fare insieme cose concrete e utili, confido ancora sul vostro sostegno.

Non vivo di politica. Sono pedagogista e lavoro per la Regione Emilia-Romagna. Ho 42 anni, sono sposato con Simona e ho due figli, Olga e Ernesto.

 

Diritti umani: c'è anche quello dell'acqua.

Ecco perché è giusto respingere la richiesta di dimissioni dell'Assessore Amelia Frascaroli.

Diritti umani: c'è anche quello dell'acqua.Il diritto all'acqua è affermato dalla dichiarazione universale dei diritti umani e dalla risoluzione ONU del 28 luglio 2010: "il diritto all'acqua potabile e ai servizi igienici è un diritto umano essenziale per la qualità della vita e l'esercizio di tutti i diritti umani" (anche l'Italia ha votato a favore). L'acqua è indispensabile per dissetare gli uomini e la terra, così come per garantire l'igiene. Riguarda la dignità della persona ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.

Il diritto umano all'acqua deve entrare anche nella legislazione comunitaria, grazie allo storico voto del 9 settembre 2015 del Parlamento europeo http://www.cospe.org/news/diritto-umano-allacqua-storico-voto-del-parlamento-europeo/

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