Arvaia: cittadini coltivatori biologici

Arvaia: cittadini coltivatori biologiciUn nuovo modello di sviluppo, che parte dal basso e da cittadini che si mettono insieme, e da istituzioni che li sostengono. La storia della cooperativa di cittadini coltivatori biologici Arvaia e del Parco Città Campagna a Bologna insegna come sia possibile fare economia e creare lavoro, puntando su partecipazione, bene comune, sostenibilità, ambiente e salute.

La cooperativa Arvaia è la prima CSA (Community supported agricolture) in Italia, cittadini coltivatori biologici con in gestione 45 ettari di terreno pubblico. È stata fondata nel 2013 e oggi i soci sono più di 450 (la maggioranza donne): dalla semina al raccolto, la gestione del lavoro è collettiva e i prodotti sono destinati prevalentemente alla sussistenza dei soci stessi (una realtà di autoproduzione e consumo a Km 0).

Il terreno coltivato da Arvaia è quello del Parco Città Campagna, voluto dal Comune per preservare un tratto di territorio rurale di pregio nella pianura ovest della nostra città. Il progetto del parco è il risultato di un percorso partecipato che ha coinvolto le associazioni che da tempo animano con attività culturali, sociali e agricole, il territorio.

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ll mio voto per l’Europa e per Elisabetta Gualmini

ll mio voto per l’Europa e per Elisabetta GualminiDomenica 26 maggio si vota per le elezioni europee. Dall’economia alle migrazioni, passando per i cambiamenti climatici, le questioni europee sono sempre più importanti non solo per il futuro dell'Europa, ma anche per il nostro futuro, più di quanto possiamo immaginare. Il Pd propone di rilanciare il ruolo dell’Italia e lavorare per un’Europa più accogliente, unita e solidale. Tra le proposte, il rilancio della crescita attraverso grandi investimenti comuni, l’istituzione di un salario minimo comune e di un’indennità europea di disoccupazione, e l’elezione diretta del presidente della Commissione Europea per avvicinare le istituzioni ai cittadini.

Voterò Elisabetta Gualmini capolista donna nella Circoscrizione Nord-Est per il Parlamento Europeo, perché credo sia importante portare in Europa competenze, serietà e un nuovo modo di fare politica che coinvolga i cittadini. Elisabetta è docente universitaria e, come Vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna, ha lavorato per l’inclusione di persone in situazione di fragilità, attraverso l’introduzione per la prima volta in regione del Reddito di Solidarietà, che ha dato un aiuto economico e socio-lavorativo a più di 15.000 famiglie.

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Modello “Bologna Città Inclusiva”

Il Sindaco Virginio Merola e la Giunta di Bologna sostengono la mia proposta per costruire un modello “Bologna Città Inclusiva”, all’avanguardia nel sostegno all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. Seminario La sfida dell inclusione

È il risultato di un lavoro durato 8 anni, iniziato nel 2011 insieme all’Assessore al welfare Amelia Frascaroli. Il Comune di Bologna, la Città Metropolitana, i Comuni della provincia, le società partecipate, le imprese profit, e il mondo della cooperazione sociale e del volontariato: stiamo costruendo un sistema metropolitano per l’inclusione socio-lavorativa delle persone in situazione di difficoltà, per dare risposta concreta a chi è più debole e senza lavoro.

 

Qui trovate il progetto e il mio Ordine del giorno: OdG: Bologna Città Inclusiva

Qui trovate il pdf con gli <em>orientamenti della Giunta</em> Qui trovate il pdf con gli orientamenti della Giunta

 

Scuola e 25 aprile

25 aprileSi deve rinunciare ad educare alla democrazia?
Un Onorevole del Parlamento Italiano ed un Consigliere comunale di Bologna hanno deplorato la partecipazione delle maestre e dei bambini della Scuola dell'Infanzia Don Milani alla commemorazione che ogni anno, nella ricorrenza del 25 Aprile, viene organizzata presso il cippo dedicato alla partigiana Adalgisa Gallerani (nome di battaglia Tosca). Il cippo che, eretto nel parco omonimo a pochi passi dalla scuola, nel 2009 venne imbrattato con una svastica.

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Il muro è stato abbattuto

Stefano CucchiIl 22 ottobre 2009 moriva Stefano Cucchi, un ragazzo romano di 31 anni, mentre era agli arresti.
Oggi sappiamo che Stefano è stato oggetto di un pestaggio: è stato sottoposto ad abusi e violenze.

Non è accettabile che un cittadino entri in questura vivo e ne esca morto. Lo Stato, la nostra comunità, non deve essere più macchiato da atti commessi da persone non degne di rappresentarlo.

Ho visto il film “Sulla mia pelle”, la storia di Stefano, grazie alla battaglia promossa dalla sorella Ilaria Cucchi sugli abusi delle forze dell’ordine. Ilaria in questi dieci anni si è battuta per chiedere allo Stato di fare il proprio dovere, non ha chiesto vendetta ma giustizia per Stefano. Giustizia e dignità per tutti noi.