Nei giorni immediatamente seguenti alle elezioni, in una situazione di instabilità politica molto grave, sembra che la dirigenza del Partito Democratico non abbia ancora capito che cosa sia realmente successo: vecchi dirigenti, responsabili dei cattivi risultati di questi anni, hanno rilasciato interviste in cui hanno riproposto formule e ricette oramai obsolete.
In questi giorni di difficoltà non possiamo più permetterci un atteggiamento irresponsabile: Pier Luigi Bersani deve avere il sostegno di tutta la coalizione di centrosinistra, anche di chi non lo ha votato alle primarie, per promuovere un dialogo con il Movimento 5 Stelle su alcune riforme radicali e necessarie, prima tra tutte quella della legge elettorale.
Chiederne le dimissioni è inutile e dannoso. Tirare per la giacca il suo avversario alle primarie, Matteo Renzi, è un tentativo maldestro di coinvolgere il sindaco di Firenze in uno scenario in cui non centra nulla: ha perso le primarie, si è fatto da parte sostenendo Pier Luigi Bersani durante la campagna elettorale.
Bisogna concentrarsi sul futuro del paese, assicurare una governabilità, anche a termine, per portare a compimento le azioni necessarie per restituire dignità alla politica e, solo dopo, eventualmente, ritornare alle elezioni.
Le riflessioni sul futuro del Pd, sulla sua linea politica e sulle sue prospettive, verranno solo dopo, con i congressi che dovrebbero svolgersi verso la fine dell'anno: speriamo che a quel punto si possa analizzare la realtà politica in un modo diverso, senza perdersi nelle solite elucubrazioni sulle alleanze e immaginare un nuovo modo di fare politica, che risponda alle esigenze espresse dagli italiani verso i partiti. Perché dobbiamo capire che non si è trattato di un voto di protesta e di anti-politica, ma di un voto che ha chiesto a gran voce una nuova politica, una nuova proposta per il futuro, da parte di cittadini esasperati dai continui rinvii e dalle speranze sempre disattese.
Credo sia necessario muoversi in questo senso, ora: Pierluigi Bersani e Matteo Renzi stanno dando una lezione di stile e correttezza ai vecchi dirigenti e anche a tanti giovani rampanti. Continuiamo su questa strada.