Scuola: proposte per ripartire a settembre

quanto mi manca questo punto di vistaLa scuola italiana è stata la prima a chiudere per l'emergenza Covid-19 e sarà l'ultima a riaprire.

Gentile Presidente, con l’approvazione del decreto scuola, il Governo ha impegnato le risorse per i concorsi e quindi la stabilizzazione di tanti precari, mentre il documento del Comitato tecnico scientifico ci consegna le regole nazionali di sicurezza nelle scuole. Infine, il documento che il Comitato degli esperti, coordinato dal Prof. Patrizio Bianchi, presenterà a fine luglio contiene le proposte per la ripartenza e l’indicazione degli strumenti per semplificare e aiutare la vita delle singole scuole.

Cosa possiamo fare a livello locale, come Comune di Bologna?

La mia proposta di Ordine del giorno che abbiamo discusso in Commissione, confrontandoci con esperti, Università, Istituzione Educazione Scuola, Ufficio scolastico, Regione Emilia-Romagna, insegnanti e dirigenti scolastici, genitori e famiglie, comitati di gestione e associazioni, organizzazioni sindacali, offre un contributo per ricostruire la nostra comunità educativa, travolta dalla pandemia, e promuovere un’alleanza educativa, valorizzando le risorse e la partecipazione del nostro territorio: istituzioni, mondo del volontariato e Terzo settore.

In questi mesi, la didattica a distanza ha consentito, grazie all’ammirevole impegno di gran parte del personale docente, di tenere in vita nell’emergenza l’impegno formativo, ma sono anche aumentate diseguaglianze educative e sociali, come conseguenza della difficoltà di proseguire l’impegno di una didattica inclusiva e interculturale.

Le esperienze e le energie messe in campo non devono certamente andare perse, ma sappiamo che, nonostante l'impegno straordinario dei docenti, la didattica a distanza non permette comunque di salvaguardare la “classe” come luogo fisico di relazioni tra studenti e insegnanti, valorizzando l’insegnamento e l’apprendimento.

La scuola deve ripartire, perché l’educazione è il futuro, immediato e prossimo, della nostra città e del nostro Paese.

Come Amministrazione comunale, dobbiamo essere capaci di costruire (dal basso) una proposta chiara e condivisa per la riapertura delle nostre scuole a settembre, dei nidi e delle scuole dell’infanzia, supportando anche l’intero sistema scolastico.

L’Ordine del giorno descrive alcune proposte per la riapertura delle nostre scuole a settembre, organizzate in modo diverso per garantire la sicurezza: recuperare spazi alla didattica, anche all’aperto, e rafforzare la collaborazione con tutte le risorse educative del territorio, valorizzando la comunità educativa per garantire il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione (outdoor education, sperimentazione di laboratori a piccoli gruppi, accompagnamento degli studenti in situazione di difficoltà).

Serviranno anche maggiori risorse per la didattica e per la sicurezza degli edifici scolastici e, nel prossimo bilancio comunale, come Consiglieri comunali dovremo dare priorità all’investimento sulle nostre scuole.

Possiamo sostenere il progetto “Scuole Aperte” e i percorsi di inclusione delle istituzioni scolastiche, e promuovere un’alleanza educativa per valorizzare la dimensione di quartiere e la comunità; realizzare una mappatura delle risorse e dei servizi educativi dedicati all’infanzia e all’adolescenza, valorizzando il patrimonio di professionalità e cultura educativa e pedagogica della nostra città, insieme anche allo promozione delle spazio pubblico di Bologna; rafforzare i progetti di educativa di strada e l’integrazione tra l’offerta formativa delle Scuole e quella delle Istituzioni culturali della città, coinvolgendo l’Università, il mondo del volontariato e il Terzo settore.

 

ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE DI GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO A BOLOGNA