Il Crescentone accessibile alle persone in situazione di disabilità

Il crescentone (fonte quotidiano.net)Gentile Presidente,
c’è l’accordo fra Comune e Soprintendenza per garantire l’accesso al Crescentone per le persone in situazione di disabilità: saranno realizzate due passarelle in pietra con gli stessi materiali e motivi di piazza Maggiore. Si tratta di uno dei luoghi più frequentati e visibili della nostra città ed è importante che sia accessibile a tutti i cittadini, anche alle persone disabili.

Il centro della nostra città ha una organizzazione medievale e ciò comporta inevitabilmente la presenza di vincoli rispetto alla mobilità. Occorre fare i conti con barriere architettoniche, ma anche sensoriali, culturali e informative. Come per tutti gli altri problemi, anche per la mobilità in centro è importante una rilevazione informativa su quali siano le problematiche che rendono difficile gli spostamenti, non solo delle persone con disabilità, ma di tutte le persone che, per motivi molto comuni, come l’anzianità, una temporanea inabilità, gravidanza, bimbi piccoli, etc. hanno una mobilità autonoma limitata. È anche utile documentarsi su come hanno fatto le altre città, ad esempio Istabul ha un centro storico antichissimo accessibile grazie ai mezzi pubblici.

Cogliamo l’occasione del Crescentone per migliorare la mobilità in città. Alcuni aspetti sono già emersi e possiamo lavorare per ridurne le problematiche:

  • bene ad esempio la pedana mobile per gli autobus, ma occorrono anche autisti formati (come/dove far scendere la pedana): se ci si avvina troppo alla banchina la pedana non scende, se invece è lontana è difficile salire;
  • proviamo a capire cosa possiamo ancora fare per rendere le fermate degli autobus davvero accessibili: la presenza di gradini e di barriere architettoniche. Le fermate del Civis, ad esempio, sono accessibili (non solo per le persone con bisogni speciali, ma anche per anziani, bambini piccoli, etc.);
  • ragioniamo anche sull’utilità della navetta T da attivare in altre zone e in orari che possano permettere alle persone con limitata autonomia motoria di uscire anche alla sera e vivere, ad esempio, la programmazione culturale di Bologna;
  • i bagni per le persone con disabilità nella zona pedonale, segnaliamo dove e come possono essere accessibili;
  • lo spazio apposito durante i Tdays in p.zza Roosvelt, molto utile, da per scontato che il disabile sia accompagnato, non considerando l’importanza dell’autonomia delle persone: progettiamo vere piazzole per auto di disabili.

A Bologna ci sono realtà che fanno tanto sul tema disabilità, anche in stretta relazione con il Comune. Per il settore turismo il Centro Documentazione Handicap sta mappando l'accessibilità (fisica, logistica, relazionale) dei musei per poi procedere con hotel e ristoranti. I dati poi saranno inseriti sul sito di Bologna Welcome. Accessibilità, infatti, non è solo quella fisica - un diritto che va garantito e valorizzato molto di più di quanto è fatto ora e che vede nel Crescentone un simbolo e una buona opportunità - e soprattutto non c'è nulla che è totalmente accessibile. Per questo le mappature del CDH punta a descrivere la realtà per garantire la massima libertà e la migliore autonomia possibile, a tutti i cittadini (persone in situazione di disabilità, ma anche anziani, genitori con bimbi piccoli, etc.).

Trasformiamo il progetto del Crescentone in una grande occasione per migliorare la mobilità e la qualità della vita per tutti in città, disabili compresi.