Diritti di cittadinanza per le persone detenute

Diritti di cittadinanza per le persone detenuteCredo importante riattivare prima possibile il servizio di rilascio della documentazione anagrafica dedicato alla popolazione carceraria, presente presso la Casa Circondariale di Bologna dal 2009.

È un servizio che permette il rilascio della certificazione anagrafica, di carte di identità, di stato civile, di certificati di nascita, morte e matrimonio, così da garantire la possibilità ai cittadini detenuti di accedere ai servizi offerti dallo Sportello del cittadino.

Per le persone detenute presso la Dozza, la possibilità di ricevere il servizio con la presenza degli operatori del Comune di Bologna è di fondamentale importanza.

L’effettività dell’esercizio di molti diritti di cittadinanza è subordinata al possesso di alcuni documenti o all’espletamento di talune pratiche burocratiche che il Comune si è impegnato a garantire anche in previsione del pieno reinserimento nella società di chi è stato soggetto a misure dell’autorità giudiziaria.

Alla luce della sentenza della Corte di Strasburgo, se vogliamo applicare l’articolo 27 (funzione educativa della pena) dobbiamo garantire ai detenuti un futuro lavorativo, la formazione e riaprire lo sportello anagrafe all’interno del carcere per permettere ai detenuti di ottenere la residenza in carcere ed il rilascio della carta di identità e di ogni documento anagrafico, soprattutto nel caso in cui questi documenti siano funzionali all’attivazione di prestazioni di carattere giuridico, socio-sanitario e assistenziale (dal riconoscimento dei figli naturali alle pratiche pensionistiche fino all’ingresso in comunità terapeutiche o in strutture residenziali assistite).

Il progetto del Comune di Bologna è innovativo, un decentramento necessario in situazioni delicate come quelle delle persone ristrette.

I detenuti hanno il diritto di regolarizzare la loro posizione anagrafica come qualsiasi altro cittadino: carta d’identità e residenza sono requisiti fondamentali per consentire ai reclusi di godere dei loro diritti civili che non vengono persi durante il periodo di detenzione. La mancanza della residenza e di documenti validi rende spesso impossibile l’esercizio in carcere di diritti fondamentali, come quello di riconoscere i figli nati durante la detenzione o di accedere a programmi di recupero e di reinserimento sociale. Grazie all'accordo tra la Casa Circondariale di Bologna e il Comune di Bologna, possiamo offrire servizi a tutti i cittadini, comprese le persone private della libertà personale. Consentire ai detenuti di ricevere diverse prestazioni legate ai servizi demografici in tempi brevi e senza lungaggini burocratiche.

L’effettività dell’esercizio di molti diritti di cittadinanza è subordinata al possesso di alcuni documenti o all’espletamento di talune pratiche burocratiche che il Comune si è impegnato a garantire anche in previsione del pieno reinserimento nella società di chi è stato soggetto a misure dell’autorità giudiziaria.