Fusione Hera - Acegas

Intervento in aula del consigliere comunale Pd Francesco Errani, che anticipa la presentazione di un ordine Fusione Hera-Acegasdel giorno sull'indirizzo politico da assegnare alla gestione della nuova società di servizi (Consiglio comunale dell'otto ottobre 2012)

Oggi il Consiglio comunale voterà la Delibera di Giunta che prevede la fusione di Hera e Acegas/Aps, le due multiutility che in Emilia Romagna, Veneto e Friuli gestiscono acqua, rifiuti ed energia. Si tratta di servizi di pubblica utilità in cui il Comune in primis deve farsi garante dell’interesse collettivo e della tutela del cittadino.
Il mio voto sarà a favore della Delibera di Giunta. La fusione si inserisce in una evoluzione del panorama economico caratterizzato da società che vanno ingrandendosi, in cui piccole società locali rischiano di non rimanere competitive sul mercato ed essere inglobate da altre, mettendo di conseguenza a rischio gli investimenti strutturali e i posti di lavoro.
Con questo processo di fusione Hera assumerà una dimensione sovraregionale, ma rimarrà una spa quotata in borsa a maggioranza pubblica, con la possibilità, quindi, per il Comune di controllare ed orientare le scelte di chi guiderà l’azienda pubblica, in un’ottica di miglioramento del servizio e di tutela del cittadino.
In questo senso, contestualmente al voto alla Delibera e in considerazione della recente sentenza della Corte Costituzionale diretta a bloccare speculazioni finanziarie nella gestione dei beni comuni e per rispetto all'esito del Referendum, ho proposto un Ordine del giorno, con l’intento di dare un indirizzo politico forte al processo di fusione. Le richieste avanzate nell’ordine del giorno mirano a migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini bolognesi:

 

  •  Riservare una parte degli utili e delle risorse derivate dalla fusione al miglioramento del servizio idrico, all’aumento della raccolta differenziata, alla ricerca e progettazione verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale investendo sulle fonti rinnovabili, al welfare;
  •  Controllare le tariffe, prevedendo anche forme di agevolazioni per le fasce sociali disagiate attraverso una modulazione delle stesse;
  •  Garantire un controllo sui compensi dei dirigenti della società partecipata, affinché non siano superiori ad oltre 20 volte il salario più basso percepito da ogni altra lavoratrice e lavoratore della stessa azienda e siano comunque ridotti al minimo previsto dalla legge;
  •  Garantire la massima trasparenza di gestione dei servizi e salvaguardare i livelli occupazionali, anche garantendo processi di decisione e selezione trasparenti per le nuove assunzioni e la gestione della nuova azienda pubblica.

Mi auguro che questo ordine del giorno possa contribuire a indirizzare il processo di fusione verso un miglioramento nella gestione dei servizi di pubblica utilità e a favorire una discussione all’interno dell’amministrazione comunale su un tema così delicato ed importante per i cittadini.
Continuo a credere che in questo delicato passaggio, ci sia la possibilità di dare un indirizzo politico forte alla gestione della nuova società, su temi centrali di politica pubblica come l'acqua, l'energia e i rifiuti, ma anche su temi legati alla trasparenza e ai compensi dei manager di una società pubblica.
Credo sia un nostro diritto-dovere come Consiglieri comunali aprire una discussione in Consiglio, non limitandoci a votare contro senza assumersi la responsabilità di fare proposte. Dobbiamo essere capaci di scelte responsabili e nello stesso tempo pretendere di non fare i "passacarte di emergenza".
Ciò detto, in ossequio alla disciplina di gruppo, ritiro la proposta di Ordine del giorno per la votazione di oggi. Ma chiedo comunque di poterla presentare e discutere in Commissione perché l'Ordine del giorno possa essere approvato in Consiglio comunale nelle prossime sedute, così da permettere una valutazione sulla conduzione di Hera e dare un indirizzo pubblico forte alla gestione della nuova impresa.