Periferie invisibili

Francesco Errani, consigliere comunale Pd, ha presentato un intervento di inizio seduta in consiglio comunale oggi lunedì 17 dicembre in merito al progetto "Cittadini di Pescarola" e del nuovo "Spazio comune" di cui si è parlato nel convegno "Le periferie invisibili" presso il centro sociale Casa gialla il 14 dicembre u.s.Cittadini di Pescarola

In allegato il comunicato stampa e di seguito il testo dell'intervento:

Nella zona Pescarola del Quartiere Navile, all'interno del progetto "Cittadini di Pescarola: periferia che si fa borgo" è nato Spazio Comune per offrire iniziative gratuite ad adulti, anziani, bambini e per essere un punto d’incontro, socializzazione e partecipazione per tutti. Mediazione dei conflitti, orientamento al lavoro, sostegno alla genitorialità, consigli per la salute, possibilità di scambiarsi piccoli favori, distribuzione di generi alimentari, riparazione di biciclette, corsi di italiano per donne straniere, laboratori di giocoleria, sono alcune attività realizzate grazie al contributo di psicologi, sociologi e volontari, ma anche interventi anti-degrado grazie alle Associazioni Terra Verde e Architetti di Strada. Un progetto nato per migliorare le relazioni di buon vicinato tra le case popolari comprese tra le vie Agucchi e Zanardi, e per rafforzare il dialogo tra culture e generazioni diverse. Un progetto promosso dal Coordinamento Volontariato Lame, insieme a Quartiere Navile, Rete Lame, Banca del tempo, Acer e Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna. È “Spazio Comune”, uno spazio che offre attività gratuite a coloro che abitano la zona Pescarola.

Il tutto coinvolgendo i residenti, attraverso incontri volti a stimolare la conoscenza tra gli abitanti dei diversi caseggiati e provare a contrastare l’attuale disinteresse e la scarsa cura verso gli spazi e le aree verdi comuni.

La Legge 328/2000 "Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", dieci anni dopo, presenta tagli pesantissimi allo stato sociale. Il Fondo nazionale per le politiche sociali è stato ridotto a 275 milioni, nel 2010 era il triplo. Il Fondo per la non autosufficienza risulta azzerato, ridotte del 70% le risorse destinate al fondo per le politiche della famiglia e ridotto a una quantità simbolica il Fondo per le politiche giovanili.
Proprio coloro che sono feriti da questa situazione reagiscono alla riduzione delle risorse economiche con la valorizzazione delle risorse che sono le persone stesse, restituendo vitalità alle relazioni sociali, culturali ed economiche e ricercando percorsi di mutualità radicata nell'idea di cittadinanza attiva. Ogni evento partecipativo crea interazione fra i cittadini e le istituzioni locali che sanno di non avere spesso risposte ai problemi che si generano nei territori. È proprio l'aspetto della partecipazione che rappresenta la novità della resistenza allo smantellamento dello stato sociale e la partecipazione è esperienza di democrazia, è costruzione di comunità, è valorizzazione dell'intelligenza e delle capacità di chi vive i problemi. Sembra paradossale che un problema tanto drammatico, come è la riduzione delle risorse, possa generare un cambiamento così vitale, ma è il bisogno che genera crescita, laddove ovviamente vengano valorizzate risorse, come le persone in situazione di difficoltà. La partecipazione è qualcosa che si agisce, crea competenze sociali e valorizza le diversità presenti.

Per far fronte alla complessità che caratterizza il presente, deve entrare in campo il concetto di comunità. La modernità ha bisogno di un pubblico competente, di un privato non affaristico e di cittadinanza attiva, e questa collaborazione consente una conoscenza sempre aggiornata dei bisogni e delle competenze presenti nelle comunità locali.

A Navile, ma non solo, grazie al contributo del volontariato e dei cittadini, il Quartiere e il Comune di Bologna possono riconoscere un ruolo attivo dei soggetti in difficoltà, con cui coprogettare le politiche e i servizi, avvalendosi di una pluralità di idee e risorse che vanno oltre il contributo delle amministrazioni, sviluppando il capitale sociale delle comunità.
Il progetto “Cittadini di Pescarola” è una occasione per curare la manutenzione ordinaria del nostro territorio e delle nostre periferie, per ripensare le politiche sociali, abitative e culturali, innovandole. Periferie, oggi, purtroppo invisibili, con la speranza che domani possano tornare a essere visibili. La possibilità per le persone di esercitare un diritto fondamentale previsto dalla nostra Costituzione, il diritto di cittadinanza. Grazie a uno “Spazio Comune”.