Solidarietà e impegno in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia

Lunedì 4 giugno 2012 il consigliere comunale PD Francesco Errani ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale.

Il terremoto di questi giorni, percepito in tutto il nord Italia, ha presentato il conto più salato proprio qui, in Emilia Romagna: dopo le prime scosse di due settimane fa, quest’ennesima sciagura rischia di rappresentare un colpo letale per tante realtà della nostra regione. Sono 24 le persone decedute a seguito del terribile terremoto del 20 maggio e delle fortissime scosse del 29 maggio. Oggi è lutto nazionale.

Il terremoto ci ha fatto scoprire che abitiamo in un territorio fragile. E' una fragilità che ci ha sorpresi, non lo sapevamo, ora purtroppo lo sappiamo. La fragilità delle persone ed anche delle cose richiama la cura. Come possiamo prenderci cura del nostro territorio e della nostra comunità? E' fondamentale capire che se il tTerremotoerremoto e' avvenuto, significa che può accadere ancora. Occorre quindi assumerci la responsabilità di questa eventualità assumendo decisioni operative che ci impegneranno nei prossimi anni, ma che devono cominciare da subito. Da un lato, una risposta legata all'emergenza, una risposta concreta di sostegno anche economico alle popolazioni terremotate, dall'altro un impegno per la prevenzione e la sicurezza del nostro territorio e dei cittadini bolognesi.

 Il bilancio del terremoto è pesantissimo e colpisce, oltre alle abitazioni dei cittadini, anche i luoghi di interesse storico, culturale e religioso, e gli ambienti di lavoro. L’indole combattiva e laboriosa degli abitanti di queste terre non è in dubbio, ma per uscire da questo difficile momento è necessario un impegno collettivo. Rispetto alla solidità del tessuto sociale di questi territori, dispiace constatare che non si sia registrata altrettanta attenzione alla prevenzione dai rischi sui luoghi di lavoro, specie dopo le scosse delle settimane precedenti: la cultura della legalità, del rispetto delle regole e della salvaguardia dei lavoratori e dei cittadini dovrebbe essere il punto focale attorno a cui si organizzerà la ricostruzione, che dovrà occuparsi anche del ripristino delle attività economiche, in una tra le zone più ricche di imprese d’Europa.

 

 L'invito per il Consiglio comunale è di un contributo, anche economico, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto e per il Sindaco e la Giunta e' di utilizzare tutti i mezzi d’informazione a loro disposizione per invitare i cittadini e le forze economiche a sostenere il fondo di solidarietà attivato dalla Regione Emilia-Romagna.

 Cosa possiamo ancora fare per il futuro?

- le prime strutture da mettere in sicurezza sono quelle sociali: le scuole, gli ospedali, i servizi, i luoghi di lavoro, ma anche gli edifici storici e i monumenti. Occorre censire gli edifici in regola con le leggi antisismiche e progettare la messa in sicurezza di quelle che non lo sono;

- disporre perché i nostri uffici tecnici programmino una mappatura, un censimento degli edifici, anche privati, costruiti  prima delle leggi antisismiche;

- progettare assieme alla Protezione Civile una azione di educazione alla sicurezza che puo' avere inizio con l'apertura dell'anno scolastico 2012/13, per gli alunni delle scuole.

 Le provincie di Ferrara e Modena, terre piene di storia e passione, di creatività e cultura, non devono essere lasciate sole: il loro dolore è il nostro, e da questa situazione ne usciremo insieme. Anche alcune località della provincia di Bologna, ad esempio Crevalcore, sono in piena emergenza. La nostra città, però, ha subito meno danni di altre, e per questo deve farsi portatrice di un aiuto considerevole, celere ed efficiente: le infrastrutture e i volontari di Bologna saranno a disposizione dei nostri conterranei.

 Non è stato un anno facile, questo 2012, per la nostra città come per tanti di noi: la difficoltà a mantenere i servizi per i più deboli, l’emergenza neve, la scomparsa di alcuni personaggi fondamentali per la nostra realtà, fino al sisma di questi giorni. Tante prove difficili, a cui però le istituzioni cittadine hanno risposto con un esemplare senso di responsabilità. Nell’emergenza, ognuno ha dato il meglio di sé, ricordando le caratteristiche per cui questa città è conosciuta e stimata in tutto il mondo. Ancora una volta, purtroppo, l’emergenza è davanti a noi: ci fa paura, mina le nostre certezze, ma può rappresentare un momento per unirci e provare a uscirne. E sono sicuro che anche questa volta, insieme, ce la faremo.

 (Leggi l'Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale che riprende i punti di questo intervento)