Covid e carcere

Question Time, chiarimenti sulla situazione della pandemia Covid-19 all'interno della Casa Circondariale di Bologna
L'assessora Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sui vaccini per le persone con disabilità.

La domanda del consigliere Errani:

"Gentile Assessora,
intervengo per segnalare nuovamente la situazione di sovraffollamento presente all'interno della Casa Circondariale di Bologna (la capienza di 492 detenuti è abbondantemente superata dalle 750 presenze). Considerando l'emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid-19 che ha un impatto violento in città, credo sia importante ridurre il sovraffollamento, prima che la situazione possa diventare ingestibile, covid e carcere partendo dalle persone che presentano maggiori fragilità, affinché possa essere garantita l'efficacia degli interventi di prevenzione e di contenimento della diffusione del contagio all'interno del carcere. Penso in particolare anche alle persone detenute con un disagio mentale o tossicodipendenti: situazioni già gravi che si sono acuite nel corso di questa emergenza sanitaria.

Desidero anche ricordare il grande lavoro e la professionalità dimostrata dalla direzione della Casa circondariale e da tutto il personale, per il contenimento della pandemia

Credo importante assicurare in via prioritaria la protezione vaccinale a tutto il personale penitenziario e a tutte le donne e gli uomini persone detenuti. Sono partite le vaccinazioni per gli operatori penitenziari e la speranza è di estendere le vaccinazioni anche alle persone detenute, così che la comunità penitenziaria possa essere messa in sicurezza sanitaria.

È importante la decisione che riguarda il blocco di nuovi ingressi da parte dell'Amministrazione penitenziaria. Al fine di ridurre il sovraffollamento, credo utile anche valutare il ricorso a misure alternative al carcere e alla detenzione domiciliare per le persone a fine pena."

La risposta dell'Assessora Zaccaria:

"Gentile Consigliere Errani, come noto l'attenzione circa le condizioni sanitarie dei detenuti e del personale della Casa Circondariale Rocco d'Amato è oggetto dell'Amministrazione Comunale,ed in particolare del Dott. Ianniello Garante Comunale, sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Rispetto a quanto rilevato negli articoli di stampa oggetto delle domande, preme innanzitutto evidenziare che negli articoli si fa riferimento alla notizia relativa alla presunta sospensione del pre-triage per i nuovi giunti. Da riscontro avuto dalla referente dell'Ausl, si tratta in realtà di una rimodulazione/trasformazione dell'attività di pre-triage - meglio definito check-point - in un'operazione di check-in da svolgersi in corrispondenza della visita di primo ingresso. Le motivazioni sono collegate agli ultimi dati osservati che hanno fatto notare che, stante la grande diffusione del virus fra la popolazione in modo asintomatico, la sola rilevazione della temperatura e compilazione del questionario non offrono alcuna garanzia di sicurezza; in realtà la normalità del parametro temperatura e dato anamnestico rischia di ingenerare un falso senso di sicurezza negli operatori che può portare a sottovalutare la necessità di alta protezione (mascherina Ffp2). Infatti uno degli ultimi ingressi, una persona detenuta asintomatica, apiretica e senza apparenti contatti con soggetti positivi, si è successivamente dimostrato portatore dell'infezione da SARS-CoV 2.

Risulta comunque operativo il Protocollo di gestione e prevenzione del contagio, sottoscritto dall'Azienda USL di Bologna e dalla Direzione del carcere, che ha definito l'individuazione degli spazi detentivi da destinare all'isolamento sanitario, anche prevedendo più netti percorsi differenziati per la gestione dei soggetti portatori di infezioni da Covid-19 e per le altre tipologie di situazioni che possono essere ricondotte all'emergenza sanitaria. Al fine di limitare il sovraffollamento dell'istituto, lo scorso 11 marzo il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria Emilia-Romagna e Marche ha adottato un provvedimento orientato a sospendere i nuovi ingressi (i nuovi arresti verranno dirottati a Modena) in ragione della saturazione degli spazi detentivi, anche dovuta alla contemporanea chiusura in via precauzionale di diverse sezioni detentive, essendosi riscontrati casi di positività all'interno. Il numero delle persone detenute positive è al momento limitato (6).
Il provvedimento è analogo a quello che era già stato assunto nel mese di dicembre, in quel caso, però, a seguito di numerosi casi positivi presenti, mentre, in questo caso, il provvedimento è stato assunto anticipatamente, come detto, in via precauzionale, anche a fronte di un limitato numero di casi.

Per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche, che ovviamente è vietato dal regolamento ,continuano a verificarsi episodi di produzione di distillati alcolici ottenuti dalla macerazione della frutta il cui consumo non responsabile ha comportato situazioni di tensione all'interno di questa sezione, che si sono anche tradotte in aggressioni al personale penitenziario. Sarebbe comunque opportuna in simili circostanze l'attivazione di incontri sull'uso responsabile delle sostanze alcoliche a cura del Ser.T. Interno, come da tempo ha richiesto il Garante Comunale all'Ausl.
Sottolineo, infine, che il Dott. Ianniello monitora quotidianamente la situazione, segnalando tempestivamente e puntualmente alle istituzioni carcerarie ogni criticità.
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