Chiarimenti sui vaccini per le persone in situazione di disabilità

Question Time, chiarimenti sui vaccini per le persone in situazione di disabilità.
L'assessore Giuliano Barigazzi, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sui vaccini per le persone con disabilità.

La domanda del consigliere Errani:

vaccinazioni anti Covid

"Gentile Assessore,
le persone fragili non ricoverate e i caregivers non rientrano nelle categorie prioritarie del piano nazionale delle vaccinazioni anti Covid che non comprende nelle categorie prioritarie per la somministrazione del vaccino le persone in situazione di disabilità.

Nell'elenco delle categorie prioritarie per la somministrazione del vaccino ci sono, come è noto, il personale sanitario, i residenti e il personale delle Rsa, le persone in età avanzata. Nessun riferimento ai disabili, tranne le persone "ricoverati" nelle Rsa, in gran parte anziani. Nessuno riferimento ai caregiver, alle badanti, ai familiari delle persone fragili.

Il Forum Europeo sulla Disabilità chiede di includere le persone con disabilità nella pianificazione di vaccinazione, fornendo anche alla loro rete di sostegno un accesso prioritario a vaccinazioni sicure, affidabili e gratuite. Il 23 dicembre, le Commissarie UE per la Salute e per l'Uguaglianza hanno assicurato l'impegno a prendere tutte le misure necessarie per proteggere la salute dei nostri cittadini, comprese le persone con disabilità, ma solo Irlanda e Svezia hanno inserito i disabili tra le persone da vaccinare prioritariamente.

In Italia nulla, tranne la Regione Lazio. La Regione Lazio, il 24 dicembre scorso, anche sulla base delle indicazioni fornite dal Commissario Arcuri, ha inserito le persone in situazione di fragilità nella seconda fase della campagna vaccinale, insieme alle persone con età avanzata.

Le associazioni del mondo della disabilità di Bologna e della nostra Regione, hanno denunciato la grave mancanza di attenzione e chiedono di includere le persone in situazione di disabilità nella pianificazione delle strategie di vaccinazione, fornendo loro, così come alla loro rete di sostegno, un accesso prioritario a vaccinazioni sicure, affidabili e gratuite.

Credo importante assicurare in via prioritaria la protezione vaccinale alle persone con disabilità e alle persone con quadri clinici di particolare rischio, e non solo a coloro in stato di ricovero".

La risposta dell'assessore Barigazzi:

"Gentile consigliere, la ringrazio di aver posto un tema rilevante e delicato per la salute delle molte persone coinvolte e delle loro famiglie. Come più volte detto il piano nazionale di vaccinazione anticovid prevede lo sviluppo e la realizzazione di fasi di intervento orientate a categorie a maggior rischio professionale e a sottogruppi di popolazione fragili in prima battuta aggregati per classi di età, avendo consapevolezza che l'età ha un ruolo fondamentale nel condizionare lo stato di salute e di conseguenza i relativi bisogni di assistenza. Essendo la fragilità nel contempo il criterio di orientamento del Piano non ho alcun dubbio che si debba collocare l'ambito della disabilità tra i primi, dopo la prima fase che stiamo concludendo, ad avere necessità di ricevere il vaccino.

Le rispondo dunque che ritengo, come ho già dichiarato, opportuno prevedere nella seconda fase che si rivolgerà alle persone con più di 80 anni i soggetti portatori di disabilità. La nostra Ausl ha già pensato ad un'organizzazione in tal senso e ha le capacità per poterlo fare, tenuto conto del successo con cui ha operato all'interno delle residenze per anziani. Ho dunque chiesto una chiara pronuncia, necessaria per poter agire, del livello nazionale su questo tema e opportunamente i due assessori regionali Donini e Schlein, si stanno muovendo in tal senso dimostrando la loro sensibilità."