Domanda di attualità “Coronavirus e le difficoltà per la filiera del riciclo”

Gentile Assessore, l’emergenza sanitaria Covid-19 colpisce anche la filiera del riciclo e della raccolta differenziata, e il Consorzio Conai denuncia il rischio di saturazione degli impianti del comparto.
La Regione Emilia-Romagna è intervenuta con due Ordinanze per aumentare le capacità quantitative di stoccaggio negli impianti (50%) e le capacità dei termocombustori (20%), dando così una risposta concreta per gli operatori del settore, almeno sul nostro territorio.
Dal 4 maggio, inoltre, dovrebbero riaprire le stazioni ecologiche nei Comuni. La crisi colpisce molti settori (commercio, turismo, le professioni), in un momento storico in cui le aziende potrebbero chiudere (e con loro la perdita di posti di lavoro e con questi gli stipendi che
sostengono le famiglie). È un periodo molto critico anche per la filiera tessile, con gli imprenditori che faticano perché, oltre ai problemi legati all’emergenza Covid-19, non avrebbero comunque la possibilità di vendere o smaltire, e quindi andrebbero fuori dai limiti di stoccaggio dei loro impianti. Inoltre, rimane l’incertezza di riapertura del mercato (globale) e la qualità del materiale è più bassa dello standard.
In questa situazione di difficoltà generale, continua il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, ma rimangono i limiti quantitativi degli impianti e non è immaginabile un ritorno alla normalità lavorativa nei prossimi mesi.
Gentile Assessore, a livello nazionale credo sia importante chiedere al Governo di intervenire con provvedimenti legislativi che possano consentire di andare in deroga rispetto ai quantitativi autorizzati di stoccaggio, mentre a livello locale metropolitano possiamo chiedere a Atersir e al gruppo Hera di rivedere le tariffe e, in previsione della prossima gara per la raccolta di abiti usati in pubblicazione nelle prossime settimane, di evitare gare al massimo rialzo e promuovere invece un bando centrato sulla sostenibilità ambientale e sociale, come prevede ad esempio la gara di Atersir, e che nella parte economica tenga conto almeno per i prossimi mesi della difficoltà del settore tessile.

Coronavirus e le difficoltà per la filiera del riciclo

Risposta dell'assessore Aitini

"Grazie presidente, grazie consigliere.
Condivido tutte riflessioni e le preoccupazioni del consigliere, noi stiamo seguendo assiduamente la situazione legata alla produzione di rifiuti urbani e all'andamento della raccolta differenziata della città.
Allo stato attuale si sta registrando un decremento nella produzione dei rifiuti urbani assimilati legato alla chiusura delle attività commerciali e produttive. Come diceva il consigliere, al fine di evitare situazioni di accumulo di prodotti in attesa di trattamento negli impianti, ancorché si stiano comunque verificando fenomeni di decremento, la Regione ha fatto due ordinanze - la n.43 del 20 marzo e la n. 57 del 3 di aprile - che hanno previsto un aumento in deroga della capacità di stoccaggio dei materiali in attesa di trattamento, prima del 20% e poi del 50%. Tale misura ha avuto lo scopo di limitare il più possibile le problematiche legate alla raccolta e alla lavorazione dei rifiuti negli impianti a fronte di una diminuzione della domanda e al momento non risultano note situazioni, quantomeno di forte criticità, presenti sul territorio, fermo restando che le autorizzazioni, i controlli e i monitoraggi legati alle attività di tali impianti sono di competenza sovraordinata.
Per quanto riguarda il comparto tessile - ed è importante porre l'attenzione su questo comparto - stiamo facendo le opportune valutazioni e analisi con gli attori presenti sul territorio. Proprio oggi pomeriggio ci sarà un incontro in Atersir, dove tra i vari temi all'ordine del giorno si parlerà argomenti. Quindi, ci tengo a dire al consigliere in primis, ma in generale a tutto il Consiglio, che appena avrò tutti gli elementi necessari anche per quanto riguarda il comparto tessile informerò in primis il consigliere e in generale il Consiglio.
Grazie".