Vigile pubblica su facebook la foto scattata durante un servizio

Domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani - Seduta di "Question Time" del 12 aprile 2013.

Il consigliere comunale Pd Francesco Errani ha presentato la seguente domanda di attualità sul fatto del "Vigile pubblica su facebook la foto scattata durante un servizio" in occasione della seduta del Question time del Consiglio del 12 aprile 2013:

Il sottoscritto Francesco Errani, consigliere del Gruppo PD, presenta domanda di attualità sensi dell'Art. 58 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale - seduta di "Question Time" del 12 aprile 2013.

Visti gli articoli di stampa relativamente al caso del vigile urbano che ha pubblicato su facebook foto e commenti violenti e razzisti mentre svolgeva alcuni interventi in città ad esempio durante lo sgombero di un campo nomadi, coprendosi con una funzione istituzionale.

Domanda al Sindaco e alla Giunta

- quali accertamenti e provvedimenti l'Amministrazione comunale intende adottare nei confronti del vigile urbano, in merito a possibili responsabilità civili, penali ed amministrative;

- quali provvedimenti l'Amministrazione comunale intende adottare per promuovere una cultura della legalità e solidarietà per prevenire episodi di violenza e razzismo già previsti dall'art.19 comma 2 e art.34 comma 2 del Regolamento del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Bologna.


la risposta

Al Consigliere Francesco Errani

Oggetto: risposta alla domanda d'attualità della seduta di Consiglio comunale del 12 aprile 2013.

Nulla giustifica il comportamento dell'agente. E' in corso un'indagine interna al Comando della Polizia Municipale ed è interessata al caso anche la Procura della Repubblica. Si farà presto luce su quanto accaduto e verranno presi adeguati provvedimenti. Le ricordo infatti che il Comando della Polizia Municipale ha avviato, fin dalla prima comunicazione inerente al caso, le procedure di accertamento per individuare l’Agente responsabile della pubblicazione di foto e commenti su Facebook, nonché delineare l’ambito delle relative responsabilità sul piano penale ed amministrativo/disciplinare. Il Comando ha trasmesso una prima relazione alla locale Procura della Repubblica, contenente gli elementi fin qui accertati, al fine di permettere all’Autorità Giudiziaria una corretta disamina valutativa dell ’eventuale rilevanza penale dei comportamenti agiti dal dipendente. Al contempo è stato dato corso alla necessaria attività di accertamento per permettere di valutare il comportamento dell’Agente coinvolto sotto il profilo disciplinare. L'Agente, già sentito, si è immediatamente reso disponibile a fornire ogni elemento necessario a definire i contorni dell’episodio, producendo peraltro una memoria scritta. E’ pertanto del tutto evidente l’intenzione dell'Amministrazione comunale e del Comando della Polizia Municipale, anche a tutela della propria immagine, di valutare e sanzionare in maniera equa ed esemplare, tutto ciò che sarà accertato come riconducibile a censurabile comportamento del dipendente. In tema di provvedimenti per promuovere una cultura della legalità e solidarietà per prevenire episodi di violenza e razzismo, mi corre l'obbligo per prima cosa di ricordare che la città di Bologna è membra della rete ECCAR composta da oltre 120 città contro il razzismo e la xenofobia, con la partecipazione dell'UNESCO. Ogni due anni, come città aderente e da un anno e mezzo alla Vicepresidenza della rete, il Comune redige un rapporto dedicato a monitorare i comportamenti e le politiche dell'amministrazione nel campo della lotta al razzismo e alla xenofobia, seguendo un decalogo di impegni assunti con l'adesione al Manifesto di ECCAR. La nostra amministrazione, dunque, è in prima fila nella lotta ad ogni forma di discriminazione sia a livello locale sia a livello europeo. Nello specifico, posso affermare che la Polizia Municipale ha dimostrato, nella pratica e in maniera consolidata nel tempo, particolare sensibilità all’aspetto della consapevolezza deontologica dei propri operatori. Lo testimoniano i corsi specifici destinati a tutto il personale dipendente, in materia di etica professionale, codice europeo di etica per le forze di polizia, contrasto alla incultura razzista e xenofoba. Attività integrata attraverso altri momenti formativi, tenuti nel nel 2011 e nel 2012, in materia di sensibilità e conoscenza delle diversità di genere, sviluppo di modalità di intervento professionali che permettano di interagire positivamente con tale utenza, offrendo risposte adeguate e partecipazione ai corsi interforze del progetto LEXOP (coordinato dell’Università di Bologna) in materia di contrasto alla violenza alle donne nelle relazioni di intimità, per poter offrire una risposta coordinata e integrata nel proteggere le vittime e perseguire l’offensore.

Virginio Merola

Bologna, 16 aprile 2013