Scuola e 25 aprile

25 aprileSi deve rinunciare ad educare alla democrazia?
Un Onorevole del Parlamento Italiano ed un Consigliere comunale di Bologna hanno deplorato la partecipazione delle maestre e dei bambini della Scuola dell'Infanzia Don Milani alla commemorazione che ogni anno, nella ricorrenza del 25 Aprile, viene organizzata presso il cippo dedicato alla partigiana Adalgisa Gallerani (nome di battaglia Tosca). Il cippo che, eretto nel parco omonimo a pochi passi dalla scuola, nel 2009 venne imbrattato con una svastica.

Credo che sia doveroso ricordare che la scuola ha il compito di educare. La parola educare significa accompagnare, accompagnare chi sta crescendo a diventare adulti, donne e uomini, che amano la democrazia essendo coscienti che essa non è un dato della natura ma una difficile conquista che altri prima di noi hanno costruito e che, per essere conservata, ha bisogno di questa consapevolezza. La scuola è la risorsa più decisiva di prevenzione del rischio di venire deprivati dei riferimenti custoditi nella memoria ed è il principale luogo di cura della formazione come cittadini, consapevoli dell'importanza della democrazia.

E gli ingiusti attacchi che spesso gli insegnanti sperimentano, come nel caso delle insegnanti delle Don Milani, è conseguente al loro essere in controtendenza rispetto al condizionamento del pensiero oggi dominante: un edonismo che non conosce limiti, da perseguire ricorrendo il successo ed i consumi in competizione con gli altri. Nasce da qui il furibondo disconoscimento dell'importanza dell'educare, tenendo viva la memoria di chi ha dato la vita per la giustizia, la libertà e la solidarietà.
Siamo grati alle insegnanti per il loro impegno di resistenza. 

 

la Repubblica  - Bologna 2019.04.19
estratto de la Repubblica - Bologna 2019.04.19

 

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