O.d.G. 174.1/2015 Promuovere appalti pubblici socialmente responsabili centrati sulla qualità, per uno sviluppo sociale e ambientale
Presentazione
Le gare d’appalto con competizione al ribasso, soprattutto nei servizi sociali, educativi e culturali, con risposte a basso costo che comportano il rischio di precarizzazione e dequalificazione del lavoro, sono una prospettiva disastrosa. Dobbiamo promuovere invece gare centrate su criteri qualitativi.
Il "prezzo più basso" non deve più essere un fattore determinante per l'assegnazione dei contratti, deve essere premiata la tutela dell'occupazione e delle condizioni di lavoro, la salvaguardia dell’ambiente e gli aspetti sociali.
A febbraio 2013, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento delle procedure contrattuali che obbliga il Comune di Bologna a destinare almeno una quota (pari al 5% della spesa annua per appalti) all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (disabili, cassaintegrati, disoccupati di lungo periodo, ultracinquantenni, giovani inoccupati, adulti soli con figli, ecc.). Nel 2014/15, gli appalti con la clausola sociale ammontano a circa 1,5 milioni di euro, mentre gli importi complessivi di tutti gli appalti di beni e servizi del Comune di Bologna sono pari a circa 501,7 milioni di euro. Siamo allo 0,3% del totale, molto lontani dall'obiettivo minimo indicato dal nuovo Regolamento comunale (il 5%).
L'Ordine del giorno che presento chiede al Sindaco e alla Giunta di eliminare il "prezzo più basso" dalla gare di Palazzo D'Accursio, di promuovere lo sviluppo degli appalti pubblici in modo socialmente responsabile come nuovo modello di governance del Comune di Bologna.
ORDINE DEL GIORNO PER INVITARE IL SINDACO E LA GIUNTA A PROMUOVERE APPALTI PUBBLICI SOCIALMENTE RESPONSABILI CENTRATI SULLA QUALITÁ, PER UNO SVILUPPO SOCIALE E AMBIENTALE