Bologna senza amianto

L’amianto è un killer silenzioso che ha invaso le nostre città e che continua a fare vittime, nonostante sia stato messo al bando nel 1992. A Bologna, grazie a un mio ordine del giorno in Consiglio comunale, abbiamo approvato un piano per liberarci dell’amianto, ma ci sono quasi 1.300 edifici ancora da bonificare. Da parte mia mi impegno a verificare lo stato di attuazione del piano antiamianto, ma anche a chiedere a Regione e Governo di liberare risorse per il nostro Comune.

#francescoincomune #lecosecheabbiamoincomune #addioamianto

Cinevasioni, il cinema dentro al carcere

Questa mattina sono stato in carcere ed è stato bellissimo: c’erano tanti giovani delle scuole superiori e abbiamo visto anche un bel film. No, non sono impazzito né ho avuto problemi con la giustizia. È che stamattina alla Dozza ho assistito alla “prima” di Cinevasioni, il primo festival del cinema in carcere. Esatto: le proiezioni sono tutte dentro al carcere e anche la giuria, presieduta da Ivano Marescotti, è composta da detenuti.

Cinevasioni

L'obiettivo del festival, spiegano gli organizzatori, è “portare il linguaggio e la cultura cinematografica all'interno della realtà carceraria e aprire il carcere ad autori e studiosi del cinema”. È anche così che si favorisce il collegamento “tra dentro e fuori”, un collegamento indispensabile, se davvero si vuole fare del carcere un luogo di pena, ma anche di rieducazione e per il reinserimento sociale.

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All’Altro Spazio faccio festa per ricandidarmi

Una festa per ricandidarmi in Consiglio comunale. Con le associazioni, tanti laboratori, giochi, musica, per raccontarti il mio impegno per Bologna. In questi 5 anni da consigliere ho contribuito a realizzare progetti concreti per la città: 24 proposte, tutte approvate in Consiglio comunale, che riguardano la protezione dall’amianto, il bilancio partecipato, le clausole sociali per l’inserimento lavorativo delle persone in situazione di svantaggio, così come gli open data e la trasparenza della pubblica amministrazione.

Festa allAltro Spazio

È tanto, ma non basta, perché c’è ancora molto da fare per creare una città attenta alle esigenze di tutti. Per questo, come sempre, conto su di te e sabato 7 maggio, dalle ore 18, incontriamoci all’Altro Spazio in via Nazario Sauro 24, a Bologna. Sarà l’occasione per vederci, ragionare insieme e scambiarci idee per rendere Bologna ancora più inclusiva.

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Riqualificazione urbana, nuova vita al Villaggio Portazza

Era chiuso da oltre trent’anni e oggi, finalmente, si avvia verso una nuova vita, ponendosi come modello di collaborazione e partecipazione per tutta Bologna. Dopo mesi di lavoro di squadra, che mi ha visto personalmente coinvolto insieme a cittadini, associazioni come Architetti di strada, il Quartiere Savena, il Comune e Acer, è stato firmato il patto di collaborazione che mette a disposizione dei cittadini gli spazi dell’ex centro civico in via Pieve di Cadore.

Instabile1

L’ex centro civico è stato edificato nel 1962 nel cuore del Villaggio Portazza, il complesso Ina Casa che allora si trovava in posizione del tutto periferica rispetto alla città. L’intento era favorire il processo di socializzazione, condivisione e partecipazione degli assegnatari degli alloggi. In realtà non è mai stato utilizzato con questo scopo: per un po’ è stato una scuola elementare per poi essere definitivamente chiuso nel 1984.

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Dagli ecopannolini al recupero urbano con Eta Beta

Ho conosciuto Eta Beta cinque anni fa, nella mia prima campagna elettorale. Eta Beta è una cooperativa sociale che nasce come associazione di artisti e nel tempo è arrivata a occuparsi di percorsi riabilitativi e per l’inserimento lavorativo di persone in carico in situazione di disagio.

Eta Beta

Uno dei progetti di Eta Beta si chiama “Lavanda” ed è un servizio di noleggio e pulizia di pannolini ecologici. Il servizio, avviato nel 2009 come sperimentazione, dal 2012 è stato adottato dal Comune dopo l’approvazione di un mio Ordine del giorno in Consiglio comunale e ora rifornisce anche 6 nidi di infanzia comunali della nostra città. Così si riducono i rifiuti, si fa bene all’ambiente, si risparmia e si crea anche occupazione per chi è svantaggiato.

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