Question Time, chiarimenti sullo sciopero al liceo Laura Bassi

L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sullo sciopero degli studenti al liceo Laura Bassi.

Liceo Laura Bassi

La domanda del consigliere Errani:

"Gentile Assessora,
nei giorni scorsi, le studentesse e gli studenti del Liceo Laura Bassi di Bologna hanno deciso di scioperare, a causa di difficoltà legate a comunicazione, aule, trasporto pubblico, didattica integrata e alla specifica attività curriculare per la realizzazione del "Corso Doc". Si tratta di criticità che purtroppo riguardano anche altre scuole di Bologna.

Credo importante ogni sforzo, da parte nostra, per garantire qualità e continuità educativa, così da tutelare il benessere delle studentesse e degli studenti. In particolare, è importante sostenere il Liceo Laura Bassi nell’attivazione dei laboratori di documentaristica e cinematografia del Corso Doc. Il rischio è di impoverire il percorso di studi e di non realizzare il Corso Doc che in questi anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti per i lavori prodotti dalle ragazze e dai ragazzi, insieme ai loro insegnanti, come, ad esempio, il progetto che ha permesso di realizzare il Piano comunale per eliminare l'amianto dalla nostra città, risultato del lavoro di giovani studenti del Liceo Laura Bassi.

Il Corso Documentaristico Cinematografico (7 classi, 160 alunni) potrebbe, ad esempio, collaborare con il Cinema Odeon (4 sale, 650 posti disponibili), per rispondere così alla richiesta di spazi e di luoghi culturali con una precisa identità educativa, già attrezzati per svolgere attività formative. Il Corso Doc è una realtà innovativa, caratterizzata dall’uso dell’audiovisivo come metodologia didattica, e dalla presenza dei laboratori condotti da esperti di Cineteca, Antoniano e D-ER.

Leggi tutto

Pandemia: aumentano nuovi poveri e bisogni

Rapporto Povertà della CaritasGentile Presidente,
il Rapporto Povertà della Caritas, nel periodo maggio-settembre 2020, sottolinea come l'incidenza dei "nuovi poveri" per effetto dell'emergenza Covid sia passata dal 31% al 45%: "quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta". Tra le persone che chiedono aiuto alla Caritas, aumentano le famiglie con minori, le donne e i giovani, ma anche "tanti piccoli commercianti e lavoratori autonomi”.

Nel periodo di grave crisi che stiamo vivendo, sanitaria e sociale, l'impatto della pandemia sull'economia è enorme. Nel 2009, la contrazione del PIL è stata del 4,5%, oggi Eurostat stima una diminuzione al 14% del PIL a livello europeo, la più significativa dal dopoguerra ad oggi, e a fine anno si stima che la diminuzione sarà dell’8%, il doppio del 2009.

In tutta Europa, milioni di cittadini hanno perso il lavoro, persone che si sono ritrovate improvvisamente senza un reddito. Il meccanismo europeo SURE di sostegno al lavoro, dotato di 100 miliardi di euro, è una delle misure più importanti a livello europeo per rispondere a una crisi violenta, ma lo strumento più potente sarà il Next Generation EU (di 750 miliardi) e gli Stati europei saranno chiamati a preparare Piani ambiziosi di ripresa e resilienza.

Leggi tutto

Question Time, chiarimenti sul diritto allo studio

L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul diritto allo studio.

La domanda del consigliere Errani:

"Gentile Assessore, la scuola deve rimanere aperta.
Chiudere, come deciso dal Presidente della Campania De Luca, è una gravissima sconfitta.
La priorità è garantire il diritto allo studio e la continuità educativa, e naturalmente la tutela della sicurezza degli alunni e delle alunne.

Bologna, anche se ci sono stati alcuni studenti e studentesse coinvolte nei contagi, dall'esito dei tamponi successivi, emerge che non sono contagi che avvengono a scuola, perché nel momento in cui viene fatto il tampone a insegnanti e alla classe non abbiamo positivi. Questo conferma che i contagi non avvengono all'interno delle scuole, dove c'è grande attenzione al rispetto delle regole.
Gentile Assessore, la scuola è uno dei posti più sicuri, non è fonte di contagio. Se ben attrezzate, non si moltiplicano i contagi dentro le scuola. Il vero imbuto, ma lo sapevamo da agosto, sono i trasporti che devono permettere a studentesse e studenti di arrivare a scuola e tornare a casa.
Purtroppo, molte scuole, anche a Bologna, non si sono organizzate per la didattica integrata, e siamo rimasti come a gennaio anche per quanto riguarda i servizi (trasporti, luoghi e spazi alternativi, una nuova organizzazione del tempo scuola), e questo credo sia molto grave.

Question Time, chiarimenti sul diritto all'istruzione

Leggi tutto

Question Time, chiarimenti sul diritto all'istruzione

La domanda del consigliere Errani:

"Gentile Assessora,
stiamo perdendo pezzi di tempo scuola che non viene recuperato, mettendo in discussione il diritto all’istruzione.

In molte scuole della nostra città, manca il personale docente.

Gli sforzi e le esperienze messe in campo per la riapertura delle nostre scuole purtroppo non garantiscono la qualità della didattica e il diritto allo studio. Blocco delle assunzioni, mancata nomina dei supplenti, classi coperte da "organico legato all'emergenza Covid" che sta producendo risultati disastrosi con studentesse e studenti che svolgono solo poche ore a settimana di lezione, come si può leggere dall'inchiesta di Repubblica.

Al Sabin una terza fa sette ore a settimana, al Da Vinci c'è chi fa solo 19 ore di didattica su 30, all'Alberghiero di Casalecchio le seconde vanno quattro giorni su sei, l'uscita è alle 12 ancora in tanti istituti superiori. Molti istituti superiori hanno ancora orari provvisori: dal Belluzzi Fioravanti al Keynes di Castel Maggiore, il liceo Righi, il Pier Crescenzi-Pacinotti. l'alberghiero Veronelli di Casalecchio. Alcuni istituti hanno “accorciato” le lezioni: alle Aldini Valeriani i docenti insegnano per 50 minuti, al Majorana per 40.

Inoltre, alcune scuole non sono attrezzate per garantire la didattica digitale integrata (DDI), in modalità complementare alla didattica in presenza, indispensabile in caso di contagi.
(Il riferimento è alla Legge 41 del 6 giugno 2020, al DM 39 del 26 giugno 2020 “Piano scolastico per la Didattica digitale integrata” e al DM 89 del 7 agosto 2020 “Linee guida per la didattica digitale integrata”).

Question Time, chiarimenti sul diritto all'istruzione

Leggi tutto

La scuola è una battaglia di tutti

Studente in mascherina (Photo by Julia M Cameron)Gentile Assessora Susanna Zaccaria,
innanzitutto desidero ringraziare Lei e il personale del Comune di Bologna impegnato per la riapertura delle nostre scuole. Ringrazio anche tutto il personale scolastico, insegnanti ed educatori, impegnato a garantire la didattica e la sicurezza nelle nostre scuole.

A Bologna, non sono quindi in discussione le energie per la ripartenza della nostra scuola, da parte di tutti.

Ma le esperienze messe in campo per la riapertura delle nostre scuole purtroppo non garantiscono qualità della didattica e diritto allo studio. Mi riferisco a problematiche che nascono da scelte effettuate a livello nazionale che purtroppo penalizzano i territori:

  • il blocco delle assunzioni e della mancata nomina di supplenti sta mettendo in crisi l'avvio dell'anno scolastico in molte scuole;
  • studentesse e studenti delle nostre scuole superiori svolgono solo poche ore a settimana di lezione, a volte solo un’ora al giorno e altre giornate addirittura nessuna lezione perché le ore sono pari a zero;
  • la novità di classi coperte da "organico legato all'emergenza Covid" ha risultati disastrosi, perché gli insegnanti supplenti preferiscono rinunciare a cattedre precarie per il timore del licenziamento a causa del Covid-19;
  • alcune scuole non garantiscono didattica digitale integrata (DDI), in modalità complementare alla didattica in presenza;

Leggi tutto