Bologna e la refezione scolastica: basta con gli appalti al "massimo ribasso"

Il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa nasconde vere e proprie forzature al massimo ribasso, una logica devastante per tutti i servizi, particolarmente dannosa per quelli socio-educativi.mense ribasso

La crisi economica che ha investito il nostro paese ha colpito in maniera pesante i servizi socio-educativi: il taglio di trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali, taglia le risorse per i servizi.

Il rischio di un servizio pubblico dequalificato per i "poveracci" e di servizi qualificati per chi può permetterseli è concreto. Il criterio del massimo ribasso praticato nelle gare d’appalto, porta alla dequalificazione del lavoro e quindi alla "precarizzazione" dei servizi socio-educativi.

I servizi sociali, educativi e culturali sono una spesa utile: dobbiamo tutelare i servizi anche attraverso la qualità del lavoro.

Il Comune di Brescia è la prima città italiana libera dalle gare d’appalto e dalla competizione al ribasso nei servizi sociali. Una rivoluzione intelligente, costruita con la "co-progettazione": uscire dalla logica della gara al massimo ribasso e passare a una prospettiva nella quale il Comune chiede alla città di progettare insieme e a collaborare.

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Welfare-la-sfida-di-Brescia-collaborazione-e-zero-gare-.aspx

L’assessore ai Servizi sociali di Brescia, Felice Scalvini, ha motivato così la decisione: "Il welfare di un territorio ha bisogno di coprogettazione e collaborazione, perché questo non è un pezzo di mercato pubblico da conquistare. È per tale ragione che stiamo cercando di cambiare".

Anche Bologna può cambiare logica, ad esempio partendo dalla prossima gara sul servizio di refezione scolastica: il criterio del "prezzo più basso" non deve più essere determinante per l'assegnazione dei contratti, ma deve essere sostituito da criteri sociali, ambientali e di qualità del lavoro. Una volta definito il prezzo o costo fisso del servizio, deve essere possibile che gli operatori economici competano solo in base a criteri qualitativi. Soprattutto se pensiamo a servizi pubblici come le mense scolastiche o i servizi sociali ed educativi.

Infine, se vogliamo davvero esercitare il nostro ruolo di controllo e diventare come i Comuni migliori, dobbiamo costruire un ufficio comunale con persone formate per valutare e controllare la qualità delle nostre mense scolastiche.

da radiocittadelcapo.it: http://www.radiocittadelcapo.it/archives/seribo-pd-e-sel-cercano-un-accordo-errani-facciamo-come-a-brescia-via-la-competizione-al-ribasso-155882/