In questi giorni assistiamo per l'ennesima volta all'acuirsi del conflitto israelo-palestinese: è il settimo giorno di bombardamenti a Gaza, in Israele razzi da Siria e Libano. La situazione, che sembra non arrestarsi, sta provocando moltissime vittime: circa 180 morti e centinaia di feriti tra i palestinesi. In particolare, tra le persone che vivono a Gaza, costrette a lasciare le loro case per il rischio dell'imminente attacco via terra da parte dell'esercito israeliano.

Pensare alla pace deve considerare:

  1. che i palestinesi vivono ormai da anni in condizione di segregazione, situazione che anche Nelson Mandela non ha avuto timori a definire di apartheid;
  2. che l'enorme differenza militare ed economica tra israeliani e palestinesi, il modo in cui gli israeliani affermano la loro forza, non possono che indurci a chiedere con altrettanta forza e decisione ad Israele di cessare i bombardamenti.

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Le ultime elezioni europee non concedono spazi di interpretazione: il PD con il 40,8% dei consensi raggiunge un risultato storico, che vede in parallelo la sconfitta netta e imprevista del Movimento Cinque Stelle e quella di Forza Italia, con Silvio Berlusconi. La Lega ottiene un buon risultato raggiungendo un 6,2% che arresta il declino di consensi intrapreso negli ultimi anni, affidandosi ad un improbabile slogan “No Euro”. Il Nuovo Centro Destra ottiene un risultato vitale, grazie soprattutto ai voti dell’UDC con cui era alleato. Buona affermazione per "l’Altra Europa per Tsipras" che nonostante una scarsa visibilità mediatica riesce a ottenere il 4,03%.

Il Partito Democratico oggi è la forza maggiore all'interno del Partito Socialista Europeo e avrà un ruolo chiave nelle future politiche europee.
La direzione è un'Europa più giusta e quindi più unita che offra di nuovo opportunità soprattutto ai giovani, ed un'Italia che vi partecipi da protagonista e che rappresenti un modello per il cambiamento.

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Nuova gara d'appalto da più di 3ML di euro su didattica e servizi di guardiania per i musei.

Perchè?

L'istituzione Musei di Bologna (http://www.museibologna.it/) riunisce i 12 musei del Comune di Bologna (MAMbo, Morandi, Archeologico, etc.). Parliamo di un patrimonio non solo culturale e artistico della nostra città, ma anche e soprattutto di competenze, di cui i servizi educativi sono un punto di eccellenza: ogni anno più di 90.000 ragazzi delle scuole frequentano le proposte didattiche.

Il timore, ancora una volta, è che "esternalizzare" il lavoro specializzato e le attività didattiche scegliendo la strada della "privatizzazione" corrisponda alla rinuncia a valorizzare i 112 lavoratori del Comune di Bologna.

Se è vero che non si può pensare a una gestione interamente pubblica dell'attività dei musei cittadini, non si capisce però perchè non vengano valorizzati i dipendenti comunali già in forza al Comune, soprattutto in un momento di difficoltà dei bilanci.

Qui puoi scaricare il bando della discordia

 

"Con questa lettera vorremmo informarla della situazione di estrema difficoltà che sta vivendo la ns. associazione a seguito del forzato abbandono della sede di attività di via Legnano n.2 a Borgo Panigale.
Alcune settimane fa, a seguito di un sopralluogo del Settore manutenzione, l'immobile di proprietà comunale che ospita oltre che al CDH anche la biblioteca di quartiere, è stato dichiarato inagibile causa cedimenti nel solaio del primo piano. Le ex-Mazzini ormai da oltre 15 anni costituiscono un punto di riferimento per il mondo del sociale bolognese sui temi dell'informazione, formazione e documentazione e al loro interno viene anche gestita una biblioteca di rilevanza nazionale specializzata su handicap e terzo settore..."
 
Era il 17 ottobre 2012... sabato 29 marzo 2014 siamo tutti invitati all'inaugurazione della nuova sede del Centro Documentazione Handicap :-), insieme agli operatori (circa 30 persone) che quotidianamente promuovono attività al servizio di tutta la cittadinanza di Bologna e che oggi riaprono al pubblico!

http://web.accaparlante.it/node/30225

Il Comune di Bologna è proprietario di 552mila mq di terreno agricolo, 55,2 ha.
Possiamo valorizzare queste aree rurali e verdi, con azioni di ripristino ambientale?

Arvaia (“pisello” in dialetto bolognese) è una cooperativa di cittadini e contadini nata nel febbraio del 2013 alle porte di Bologna (www.arvaia.it) ed è la prima esperienza in Italia sul modello dei CSA (Community Supported Agricolture, agricoltura sostenuta dalla comunità), associazioni di cittadini presenti in Europa e nel mondo che si fanno attori nella produzione sostenibile di cibo.

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