Presentazione

Inclusione, approvato Ordine del Giorno del Consiglio metropolitano per l'inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio.
Grazie a questo OdG abbiamo la possibilità di dare un indirizzo sociale alla spesa pubblica, per dare risposta ad una fascia sempre più ampia di cittadini senza lavoro e in situazione di difficoltà. L’Ordine del giorno chiede di inserire le clausole sociali negli appalti pubblici per costruire un sistema di inclusione socio-lavorativa su tutto il territorio metropolinato.
Dopo l'adesione del Comune di Bologna, la Città Metropolitana può promuovere il nuovo regolamento affinché sia recepito dalle Unioni dei Comuni e dai Comuni di tutta l'area metropolitana.

 

IL CONSIGLIO METROPOLITANO DI BOLOGNA

Premesso che:

  • gli appalti pubblici svolgono un ruolo fondamentale nella strategia “Europa 2020”, in quanto costituiscono uno degli strumenti del mercato necessari alla realizzazione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e, contemporaneamente, garantiscono l'uso più efficiente possibile dei finanziamenti pubblici;
  • gli enti pubblici possono utilizzare il loro potere di acquisto per ottenere lavori, beni e servizi che promuovano l'innovazione, rispettino l'ambiente e contrastino il cambiamento climatico, migliorando l'occupazione, la salute pubblica e le condizioni sociali;
  • la condizione di fragilità occupazionale riguarda fasce sempre più ampie della popolazione per cui, alle categorie di persone tradizionalmente più deboli nell'ingresso del mercato del lavoro, si vanno ad aggiungere i lavoratori ultra-cinquantenni, i disoccupati di lungo periodo, gli adulti soli con figli a carico;

Considerato che:

  • il contesto socio-economico, reso sempre più instabile dalla crisi economica in corso, richiama ad un impegno collettivo della comunità per garantire condizioni di vita dignitose, promuovendo in primo luogo il diritto al lavoro;
  • gli enti locali sono chiamati, da un lato, a promuovere la responsabilità sociale d'impresa delle aziende del territorio, dall'altro, ad agire in modo diretto, dando un chiaro indirizzo sociale alla spesa pubblica per promuovere lo sviluppo di appalti pubblici socialmente responsabili, per uno sviluppo sostenibile del proprio territorio dal punto di vista sociale ed ambientale;

Vista:

  • le “Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio” approvate con Delibera di Giunta Provinciale n. 100 del 12/03/2013;
  • il “Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio” approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 41 del 27/05/2014 ed in vigore dal 01/07/2014;
  • il “Regolamento dell’Albo metropolitano delle aziende inclusive” approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 40 del 27/05/2014 ed in vigore dal 01/07/2014;
  • la sottoscrizione il 29 aprile 2015 tra la Città Metropolitana di Bologna, le parti sociali del territorio e la Camera di Commercio di Bologna, del “Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale”, con la finalità di “costruire un quadro di impegni condiviso per la definizione e la realizzazione di azioni finalizzate a promuovere e a coordinare lo sviluppo economico e sociale del territorio metropolitano, con l'obiettivo della piena e buona occupazione”;
  • il Protocollo d'intesa in materia di appalti di lavori, forniture, servizi tra Comune di Bologna, organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e Alleanza delle cooperative italiane, Unindustria, CNA, Confartigianato, AnceBologna del 6 luglio 2015;
  • la Delibera di Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 969/2016 “Adozione delle linee guida regionali sull'affidamento dei servizi alla cooperazione sociale”;

Ritenuto che:

  • l’adozione di tali misure si configura quale intervento strategico di politica attiva del lavoro, che consente di adottare misure di sostegno a carattere non assistenziale, senza aumentare la spesa pubblica;
  • si tratti di progettualità fortemente innovative che possono contribuire alla costruzione di un modello organizzativo e di sviluppo locale in grado di favorire l’inclusione socio-lavorativa di fasce deboli;
  • l'accesso al mercato del lavoro di persone a rischio di povertà, spesso a carico dei servizi sociali territoriali, consente la piena valorizzazione del capitale umano e sociale di tutta la comunità e rappresenta la migliore soluzione in termini di rapporto costi/benefici per la collettività;

Considerato inoltre che:

  • Il “Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale” assume, fra le proprie finalità, la realizzazione di progetti finalizzati all'occupazione di persone in condizioni di svantaggio, anche attraverso la promozione del “Protocollo sulle clausole sociali” negli appalti pubblici, nelle aziende a capitale pubblico e nelle partecipate, in raccordo con la normativa in tema di garanzia dei posti di lavoro;
  • la Città Metropolitana di Bologna promuove l'inserimento lavorativo di persone disabili e di persone in condizione di svantaggio sociale attraverso i contratti di fornitura di beni e servizi e, laddove possibile, di lavori;
  • la Città Metropolitana di Bologna svolge, a supporto della Conferenza territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di Bologna, un ruolo di raccordo e coordinamento delle azioni distrettuali per l'inserimento occupazionale della popolazione in situazione di fragilità, in collaborazione con i Distretti Socio-sanitari e le Unioni dei Comuni, con riferimento alla L.R. n.14/2015 “Disciplina a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari”;
  • le “Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio” sono state adottate da una ventina di Comuni dell’area metropolitana, oltre che dal Comune di Bologna e dal Nuovo Circondario Imolese;
  • il “Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio”, invece, è stato adottato ad oggi dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA METROPOLITANA

  • a valutare, con il Consiglio metropolitano, l’attuazione del “Regolamento delle procedure contrattuali per l'inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio”, nel quadro delle linee generali già definite di compatibilità con le clausole sociali di salvaguardia di riassorbimento di manodopera;
  • a promuovere sul territorio metropolitano il “Regolamento delle procedure contrattuali per l'inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio”, nel quadro delle linee generali già definite di compatibilità con le clausole sociali di salvaguardia di riassorbimento di manodopera, affinché sia recepito dalle Unioni dei Comuni e dai Comuni.