Priorità alla scuola

Questa mattina il presidente del Consiglio Conte è intervenuto alla Camera dei deputati per riferire sulle misure per contrastare la diffusione del Covid-19, che costringeranno il nostro Paese a varare entro mercoledì nuove restrizioni.

È giunto il momento, quindi, di nuove misure e nuove restrizioni, che probabilmente bisognava attuare già da qualche settimana, per evitare la pressione sul nostro sistema sanitario e non superare il limite della capacità di gestione ospedaliera.

In previsione di un nuovo lockdown (anche se parziale), credo che le priorità da salvare siano 3: la salute, la scuola e il lavoro che richiede una necessaria presenza fisica.

In molti paesi europei (Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna), nonostante il lockdown, le scuole rimangono aperte, perché sono il futuro dei nostri giovani. Anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha ricordato l'importanza dello sforzo per la riapertura delle scuole, chiuderle deve essere l'ultima misura a cui pensare.

Chiudere la scuola è una sconfitta per tutti, anche perché le scuole sono luoghi sicuri.

La priorità è garantire il diritto allo studio e naturalmente la tutela della sicurezza degli alunni e delle alunne.

A Bologna, sappiamo che i contagi non avvengono all'interno delle scuole, dove c'è grande attenzione al rispetto delle regole. Se ben attrezzate e organizzate, non si moltiplicano i contagi dentro le scuole. Anche il Commissario straordinario Domenico Arcuri ha affermato che “… la scuola è uno dei luoghi più protetti, non risulta faccia crescere i contagi ...”, sottolineando come i problemi riguardino gli spostamenti.

Come amministratori, dobbiamo assumerci la responsabilità di decidere le priorità e di ricercare soluzioni per tenere aperte le nostre scuole: differenziare gli orari, aumentare la possibilità per le persone di lavorare da casa, creare convenzioni con il trasporto privato per alleggerire il carico negli orari di punta.

A Bologna e in Emilia-Romagna, è importante garantire la scuola in presenza, per studentesse e studenti, consapevoli che è anche una questione di salute pubblica, e che l'apprendimento è nella relazione con insegnanti e compagni.

Dobbiamo fare di tutto per dare priorità alla scuola, per tenere aperte le nostre scuole.