Coronavirus: scuola online e famiglie in difficoltà

Gentile Assessore, come conseguenza della pandemia Covid-19, le lezioni scolastiche sono svolte in modalità on-line a causa della chiusura delle scuole prevista dal Dpcm che proroga il regime delle misure di contenimento fino al 13 aprile. Non tutte le famiglie hanno però le risorse per permettere ai figli di seguire le lezioni scolastiche, perchè non sono in possesso di pc o tablet. Tablet e Pc sono strumenti indispensabili per seguire le lezioni a distanza, ma oltre 46mila insegnanti e famiglie, in Italia, sono in difficoltà.

Le carenze di strumenti informatici, ma anche il sostegno educativo, l’accompagnamento e l’alfabetizzazione informatica, potrebbero trovare risposta dalla rete e dalle risorse educative della nostra città. Il Comune di Bologna, in accordo con la Regione e il Ministero, potrebbe promuovere iniziative per permettere ai giovani studenti in difficoltà di seguire le attività scolastiche in modalità online, coinvolgendo il mondo del volontariato e le aziende del territorio.

La segnalazione dei bambini che hanno necessità di pc portatili e tablet potrebbe pervenire direttamente dalla scuole e dalle Associazioni che sono a conoscenza delle situazioni di bisogno. Per questo credo importante la disponibilità di tutti, comunità educativa, istituzioni ai diversi livelli, aziende del territorio e mondo del volontariato, a sostegno di chi è in difficoltà.

Risposta dell'assessora Zaccaria

"Gentile consigliere Errani, effettivamente noi abbiamo avuto un straordinaria risposta del sistema scolastico in città nell'organizzazione della didattica a distanza, ma ovviamente è emerso che non tutte le famiglie possono, per diversi motivi, essere adeguatamente attrezzate per usufruire di tutto quello che è stato messo in campo dalle scuole. Di questo c'è una consapevolezza diffusa e se è vero che sono state stanziate dalle risorse da parte del MIUR, va detto che non sono sufficienti e devono essere integrate anche con delle risposte del territorio.
Sono state stanziate delle risorse dalla Regione e stiamo andando in una direzione che è certamente di grande consapevolezza delle esigenze del territorio. Sono già state consegnate da Ergo, L'agenzia regionale per il diritto allo studio, 2.000 schede prepagate all'Ufficio Scolastico Regionale, che in questo momento fa da nucleo per la distribuzione nelle scuole e dunque alle famiglie e gli studenti. Come dicevo è assolutamente necessario che il territorio si attivi, c'è in questo senso molto da fare, sia l'Area Educazione che il Servizio Sociale Territoriale si sono già attivati proprio per cercare di individuare quelle situazioni in condizioni sociali più fragili proprio per capire qual è il bisogno e trovare delle soluzioni per dare una risposta.
Ci tengo a mettere in evidenza un altro aspetto che stiamo cercando di approfondire, in certi casi non si tratta solo di disporre del tablet o della connessione, ma anche di avere le conoscenze e un adeguato supporto educativo per potere usufruire dell’offerta didattica, che non sia un disorientamento ma che sia una fruizione adeguata. Sono stati dunque messi in campo degli interventi che riguardano il sostegno agli alunni disabili, gli interventi di natura socio-educativa ed extrascolastica, i centri anni verdi, l'insegnamento dell'L2 e mediazione culturale. Abbiamo fatto una mappatura dei bisogni per capire quali sono i diversi tipi di fragilità, e sappiamo benissimo che a volte è proprio una questione di educazione digitale, di alfabetizzazione informatica che non possiamo dare per scontata.
Per rispondere a questi bisogni, oltre ad attivare canali più strutturati utili a convogliare verso le scuole e dunque verso gli studenti nuove risorse strumentali, abbiamo attivato anche delle azioni di supporto mirate che elenco per darvi un quadro indicativo: acquisto di giga per i ragazzi conosciuti dai servizi che non ne hanno la possibilità, il raccordo con gli istituti scolastici rispetto a situazioni di minori già conosciuti per reperire dotazioni in concerto con il volontariato e terzo settore, il supporto didattico ed educativo a distanza, individualizzato e anche di piccolo gruppo familiare, l'affiancamento a distanza delle figure genitoriali nel superamento delle difficoltà riscontrate nell'utilizzo dei portali scolastici e per il reperimento d'informazioni, tutorial per avere la mail e per l‘utilizzo dei portali scolastici, strutturazione di attività pomeridiane a distanza, in gruppo, a scopo ricreativo, grazie anche a una sinergia con altre opportunità educative/culturali attive sul territorio, l'apertura settimanale di uno sportello di consulenza virtuale individuale e il raccordo continuo con il Servizio Sociale Territoriale in merito alle situazioni di fragilità. Ovviamente più si va sul territorio più riusciamo a individuare specificamente i singoli nuclei famigliari e i singoli bisogni. Stiamo continuando a cercare delle collaborazioni, torno in questo caso più sull'ambito dei device, sperando di attuare a breve anche ulteriori iniziative di cui vi darò conto. Grazie."