A Bologna la prima cooperativa in Italia di cittadini-coltivatori-biologici

Il Comune di Bologna è proprietario di 552mila mq di terreno agricolo, 55,2 ha.
Possiamo valorizzare queste aree rurali e verdi, con azioni di ripristino ambientale?

Arvaia (“pisello” in dialetto bolognese) è una cooperativa di cittadini e contadini nata nel febbraio del 2013 alle porte di Bologna (www.arvaia.it) ed è la prima esperienza in Italia sul modello dei CSA (Community Supported Agricolture, agricoltura sostenuta dalla comunità), associazioni di cittadini presenti in Europa e nel mondo che si fanno attori nella produzione sostenibile di cibo.

Un'esperienza di riappropriazione della terra, coltivando prodotti secondo i principi dell'agricoltura biologica e biodinamica all'interno del Parco Città Campagna (Quartiere Borgo Panigale).

In pochi mesi, più di 180 persone sono diventate socie di Arvaia: liberi professionisti, insegnanti, dipendenti pubblici, che oltre a ritirare la cassetta di ortaggi ogni settimana, dedicano un pò del loro tempo per supportare la coltivazione dei campi e l'attività della cooperativa.

Si può partecipare alla vita della cooperativa in  molti modi: "agrifitness" fra gli ortaggi tutti i sabati mattina, comunicazione, formazione o gestione amministrativa. Al momento la cooperativa impiega tre contadini, ma l'obiettivo è di dare opportunità di lavoro a persone svantaggiate, prevedendo anche la possibilità di aderire e fruire dei prodotti in cambio di ore di lavoro anziché di un contributo economico.

L’agricoltura sociale è una via che permette ripristino, valorizzazione e manutenzione del paesaggio attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini.

Qui puoi scaricare il documento da la Repubblica