Bologna c'è e chiede più diritti.

Sabato 23 gennaio la nostra città ha fatto quello che deve fare una città europea: ha chiesto un passo in avanti per tutto il Paese sui diritti civili. La mobilitazione a favore della legge Cirinnà ha riempito più di 100 piazze in tutta Italia, più di 1 milione di persone ha manifestato non contro qualcuno ma per chiedere più diritti.
 
Il DDL Cirinnà prevede la convivenza tra persone dello stesso sesso, disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere (anche tra le coppie eterosessuali). In sostanza, crea un nuovo istituto nel codice civile. Prevede anche di estendere alle unioni civili l'adozione del bambino che vive con una coppia ma che è figlio biologico di uno solo dei due. Si occupa quindi anche dei bambini, per tutelarli: un Paese civile deve riconoscere loro il diritto di essere sostenuti, assistiti, curati e amati da entrambi i componenti adulti della loro famiglia e non da uno soltanto.
Quello delle Unioni civili è un primo passo che avvicina l'Italia ai paesi europei, per allargare le tutele a persone che si vogliono bene e che scelgono di condividere un futuro insieme.