Informare i cittadini
Informare i cittadini è quindi giusto ma nel 2013 mandare un opuscolo a casa è anacronistico, alla luce delle tecnologie e degli strumenti che abbattono drasticamente i costi aumentando l'efficacia della comunicazione. Inoltre, se pensiamo al momento storico e alla crisi economica che colpisce cittadini e famiglie anche a Bologna, possiamo cambiare le priorità e i 76mila euro possono essere spesi sul sociale, la casa o la scuola.
Il Comune di Bologna ha i mezzi per informare e potrebbe raccogliere anche le email dei cittadini così da comunicare in modo efficace, anche in futuro e non solo a metà mandato. Sarebbe un'innovazione tra i comuni Italiani. Per chi non ha l'accesso a internet, si possono individuare invece "spazi di trasparenza e ascolto dei cittadini" come Urp, sportelli al cittadino, Quartieri, biblioteche, musei, scuole, centri sociali, etc.
Dobbiamo ripensare alle modalità di comunicare, non solo agli strumenti ma anche ai tempi: l’amministrazione deve comunicare in modo efficace sempre, non solo a metà mandato. E può farlo in maniera più efficiente e efficace, risparmiando e investendo le risorse disponibili per dare risposta alle persone in difficoltà.