Bologna libera dall'amianto

L'assessore ai Lavori pubblici, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Francesco Errani (Partito Democratico) sulla bonifica dell'amianto dal tetto del Teatro Comunale.

Domanda d'attualità del consigliere Errani

Gentile Assessore, l’amianto è un killer silenzioso che ha invaso le nostre città e che continua a fare vittime, nonostante sia stato messo al bando nel 1992. A Bologna, nel mandato precedente, abbiamo approvato un piano comunale per liberare la nostra città dall’amianto entro il 2028, ma ci sono più di 1.800 edifici ancora da bonificare e più di 470.000 mq di coperture in cemento amianto.

Il 22 dicembre 2016, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità (maggioranza insieme alle minoranze, 35 voti a favore) un nuovo Ordine del giorno collegato al Bilancio per chiedere di rimuovere l’amianto dagli immobili di proprietà comunale entro la fine di questo mandato, entro il 2021.

Ho presentato anche una interrogazione per conoscere quanti sono gli immobili pubblici di proprietà comunale con presenza di amianto e dove sono. E soprattutto quante risorse l’Amministrazione comunale intende impegnare per la bonifica dell’amianto.

Se vogliamo raggiungere l'obiettivo "zero amianto", essere la prima grande città in Italia libera dall’amianto, serve uno sforzo maggiore: un progetto pluriennale che va oltre il mandato e che deve diventare priorità del Comune di Bologna.

E dobbiamo dare anche il buon esempio, cominciare dalla bonifica di tutti gli immobili pubblici di proprietà comunale. Abbiamo ancora 3 anni per realizzare un progetto che guarda al futuro, alle nuove generazioni. A un'idea di città sostenibile dal punto di vista ambientale e della salute.

Risposta dell'assessora Gieri

"Abbiamo la scorsa settimana affrontato il tema in commissione e lì è stato esplicitato dal nostro dirigente che l'iter che era stato predisposto dall'Amministrazione comunale, sta procedendo esattamente come ci eravamo predisposti a fare, per quanto riguarda nello specifico il tema del coperto del Teatro comunale vi dico che, trattandosi di progettazione altamente specialistica, l'Amministrazione comunale si propone di richiedere un  finanziamento per la progettazione definitiva ed esecutiva, ricorrendo ai finanziamenti previsti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nel novembre 2016. Si evidenzia però, come abbiamo detto in Commissione, come il materiale da rimuovere consiste in mattonelle contenenti amianto crisolito, la cui consistenza materica è buona, ma, nel tempo, potrebbero verificarsi problemi di aderenza alla copertura. Anche per questa ragione, pur  trattandosi di materiale che non può diffondere fibre libere, questo è l'elemento più importante, e quindi dannose nell'atmosfera, ne è stata prevista la rimozione e sostituzione.

La stima dei lavori del progetto di fattibilità tecnica ed economica, che deve però essere definita dal progetto esecutivo, comprensivo dei costi per la sicurezza ed oneri fiscali, è di 250 mila euro, finanziati mediante risorse di bilancio comunale, lo trovate nel nostro Piano degli Investimenti. I lavori inizieranno e termineranno presumibilmente nel 2019. Per quanto riguarda invece la presenza di materiale contenente amianto in altri edifici, la domanda del consigliere Errani, di proprietà comunale, si evidenzia che l'unico caso di presenza rilevante di materiale (tegole di copertura) contenente fibre di amianto è l'ex Bocciofila di Lavino di Mezzo, dove è stato realizzato un incapsulamento del manto di copertura, monitorato periodicamente, che, in conformità all'attuale normativa, garantisce l'assenza di diffusione di fibre nell'atmosfera, quindi è stato messo in sicurezza in questo modo aspettando le risorse per poterlo cambiare.

Altre presenze di limitate quantità di amianto (vasi d'espansione, tratti di tubazioni, altri piccoli manufatti), quando rilevate, vengono rimosse con procedure speditive ai sensi dell'attuale normativa in materia, quindi vengono rimosse a mano a mano che si procede negli interventi.

Questo è a grandi linee l'iter e la situazione di fatto, ci tengo anche a rilevare che, come ho già detto anche in commissione, questa è una priorità per l'Amministrazione, e lo dimostrano anche i vari ordini del giorno approvati all'unanimità dal Consiglio comunale, così come è una priorità la ricerca di risorse aggiuntive da annettere al nostro Piano che sta a significare non l'emergenza e la pericolosità ma l'esigenza e la necessità di trovare tutte le risorse per far fronte a questa che per noi è una priorità".