Presentazione

Il terremoto ci ha fatto scoprire che abitiamo in un territorio fragile. È  una fragilità che ci ha sorpresi, non lo sapevamo, ora purtroppo lo sappiamo. La fragilità delle persone ed anche delle cose richiama la cura. Come possiamo prenderci cura del nostro territorio e della nostra comunità? È fondamentale capire che se il terremoto è avvenuto, significa che può accadere ancora. Occorre quindi assumerci la responsabilità di questa eventualità assumendo decisioni operative che ci impegneranno nei prossimi anni, ma che devono cominciare da subito. Da un lato, una risposta legata all'emergenza, una risposta concreta di sostegno anche economico alle popolazioni terremotate, dall'altro un impegno per la prevenzione e la sicurezza del nostro territorio e dei cittadini bolognesi.

L'invito per il Consiglio comunale è di un contributo, anche economico, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto e per il Sindaco e la Giunta è di utilizzare tutti i mezzi d’informazione a loro disposizione per invitare i cittadini e le forze economiche a sostenere il fondo di solidarietà attivato dalla Regione Emilia-Romagna.

Cosa possiamo ancora fare per il futuro?

- le prime strutture da mettere in sicurezza sono quelle sociali: le scuole, gli ospedali, i servizi, i luoghi di lavoro, ma anche gli edifici storici e i monumenti. Occorre censire gli edifici in regola con le leggi antisismiche e progettare la messa in sicurezza di quelle che non lo sono;

- disporre perché i nostri uffici tecnici programmino una mappatura, un censimento degli edifici, anche privati, costruiti  prima delle leggi antisismiche;

- progettare assieme alla Protezione Civile una azione di educazione alla sicurezza che può avere inizio con l'apertura dell'anno scolastico 2012/13, per gli alunni delle scuole.

 

CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

 

-        secondo le prime stime della Protezione Civile, a seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia e delle scosse che si sono susseguite, si stima che le persone sfollate in seguito ai terremoti del 20 e del 29 maggio siano complessivamente 16mila;

-        nelle zone interessate dalle scosse sono al lavoro da giorni circa 1.100 vigili del fuoco che hanno eseguito oltre 18mila interventi tra le province di Modena, Ferrara e Bologna;

-        i danni alla zona, secondo l'UE, si quantificano in circa 5 miliardi di euro, indicati nelle prime stime del commissario europeo per le politiche regionali Johannes Hahn;

-        il governatore della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha chiesto al governo di decretare lo stato di emergenza per le zone colpite dal sisma;

-        il terremoto di magnitudo 5.9 è stato forte quasi quanto quello, di magnitudo 6.2, che il 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila;

-        l’impegno per la ricostruzione durerà anni e dovrà sostenere anche le attività economiche, il ripristino del patrimonio artistico e culturale delle città colpite e la messa in sicurezza degli edifici, a partire dalle scuole e dagli uffici pubblici;

-        la dimensione della tragedia è di rilevanza nazionale ed è necessario un adeguato intervento finanziario, oltre all'impegno concreto della Protezione civile che si occupa dell’assistenza agli sfollati;

-        lunedì 4 giugno 2012 è prevista una giornata di lutto nazionale.

Considerato che

-        è necessario aiutare concretamente, anche a livello finanziario, le popolazioni delle province di Modena, Ferrara e Bologna così duramente colpite dal sisma che ha portato morte e distruzione, anche attraverso iniziative di solidarietà per i terremotati e le popolazioni colpite dal terremoto;

-        in prospettiva, è importante mettere in sicurezza gli edifici pubblici, le scuole, e il patrimonio artistico e culturale; come anche favorire una cultura della sicurezza, in particolare sui luoghi di lavoro, e costruire una rete per la prevenzione.

 

INVITA IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

A devolvere al fondo di solidarietà attivato dalla Regione Emilia-Romagna un importo pari al gettone di presenza del Consiglio comunale di lunedì 4 giugno 2012.

 

 INVITA SINDACO E GIUNTA

A diffondere le informazioni sulla raccolta fondi attraverso tutti i mezzi di informazione a disposizione (comunicati stampa, sito internet, URP, etc.), anche favorendo l'iniziativa dei cittadini e delle forze economiche bolognesi a sostenere il fondo di solidarietà a sostegno delle popolazioni terremotate e delle città colpite dal sisma.

A devolvere l’importo equivalente di un gettone di presenza al fondo di solidarietà attivato dalla Regione Emilia-Romagna.

  

A impegnarsi in favore di iniziative dirette a prevenire episodi sismici così da:

-        mettere in sicurezza le scuole, gli edifici pubblici e il patrimonio artistico e storico-culturale; attraverso un censimento degli edifici in regola con le leggi antisismiche e la loro messa in sicurezza;

-        favorire, in collaborazione con la Protezione Civile, una cultura della sicurezza attraverso un’azione di educazione nelle scuole, e la costruzione di una rete metropolitana per la prevenzione;

-        sensibilizzare e coinvolgere attivamente la popolazione in attività e comportamenti di autoprotezione.

 

 INVITA IL GOVERNO

-        a consentire di derogare al patto di stabilità interno per i Comuni, per le spese relative ad investimenti per la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, del patrimonio storico-culturale, dei luoghi di lavoro e del territorio;

-        a sospendere il pagamento dell'Imu per le popolazioni terremotate colpite dal sisma;

-        ad assegnare fondi per i Comuni colpiti, anche parzialmente, dal terremoto, così da finanziare interventi di emergenza e di ricostruzione ma anche la messa in sicurezza dei servizi pubblici, in particolare le scuole, gli indennizzi alle imprese, e per gli interventi su beni artistici e culturali;

-        a individuare misure e interventi adeguati per la ripresa dell'attività economica per le imprese nei territori colpiti dal terremoto.

 

F.to: Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Bologna