Vestirsi dentro

“Vestirsi dentro” è una raccolta benefica per i detenuti della Casa Circondariale di Bologna.

“Vestirsi dentro” è una raccolta benefica per i detenuti della Casa Circondariale di Bologna

L'iniziativa è promossa dall'Associazione Nazionale Magistrati, dalla Camera Penale, dall'Ordine degli Avvocati, dal Garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, grazie all'impegno del mondo del volontariato e delle associazioni AVOC, Antigone e Chiusi Dentro.

C’è bisogno tutto in carcere: tute, felpe, maglioni, t-shirt, jeans, calze, biancheria intima, scarpe e ciabatte, oltre a lenzuola e asciugamani. La raccolta continua anche oggi e domani in via Farini 1, presso il Tribunale di Bologna dalle 9.30 alle 13.

L’Unione Europea ha condannato l’Italia per le condizioni in cui vivono le persone nel sistema detentivo del nostro paese. Uno stato democratico ha il dovere di garantire condizioni di vita dignitose anche in un luogo di restrizione. Il carcere non dovrebbe infatti punire, ma rieducare.

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Dormivano su materassi in strada. Daspo urbano per 10 senza casa a Bologna

Question Time, chiarimenti sul Daspo urbano

La domanda del consigliere Errani
Gentile Assessore. Avrei preferito ricevere una risposta dall'Assessore al Welfare perchè parliamo di un problema sociale, non di ordine pubblico.

Il Daspo mi sembra una decisione grave e sbagliata, perché non solo non  risolve i problemi ma colpisce chi è in una situazione di difficoltà, gli ultimi e gli esclusi. I problemi non si risolvono con la forza o immaginando di nasconderli, allontanandoli.Daspo urbano per 10 senza casa a Bologna
Il Daspo può essere uno strumento per combattere il piccolo crimine, non per colpire chi è senza lavoro e quindi senza una casa. Quella dei senzatetto è un’emergenza straordinaria, parliamo di persone con problematiche legate alle dipendenze ma anche donne e uomini in situazione di povertà relazionale ed economica, senza un lavoro. Serve invece solidarietà e un vero sistema di accoglienza a Bologna.
Bosch ha dipinto La nave dei folli a metà del 1500. Rappresentava la barca che i maggiorenti delle ricche città olandesi incaricavano di portare lontano poveri, prostitute, disoccupati, disabili. Nel 1200 a Bologna furono costruiti i portici dei Servi in strada Maggiore perché i poveri immigrati in città avessero un riparo dove dormire. Anche i portici di via Albertoni vicino al S.Orsola furono costruiti per dar rifugio notturno ai poveri senza casa.

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Qualità dell'aria: obbligo di porte chiuse per i negozi

Qualità dell'aria: obbligo di porte chiuse per i negoziIn Consiglio comunale, durante il Question Time, sono intervenuto per chiedere all'Assessore Orioli e al Sindaco una risposta per combattere l’inquinamento, chiedendo ai negozi di tenere chiuse le porte, per non disperdere energia e creare danni all'ambiente. Una porta spalancata, magari sotto i portici, non solo non serve a incrementare le vendite, ma per i negozianti è un costo economico che si traduce in un grave danno all'ambiente.

Giovedì il Sindaco ha firmato l’ordinanza che introduce l’obbligo di chiusura delle porte degli esercizi commerciali e degli edifici aperti al pubblico nel periodo invernale e, qualora nei locali sia attivo un impianto di climatizzazione, anche durante il periodo estivo. La violazione comporta una sanzione che va da 50 a 500 euro. L’ordinanza attua quanto previsto dal Piano aria integrato regionale (Pair).

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Più di 10.000 cittadini hanno votato per il bilancio partecipato

Più di 10.000 cittadini hanno votato per il bilancio partecipatoTutti coloro che vivono, studiano e lavorano a Bologna, possono votare online uno dei 27 progetti che riguardano la riqualificazione di spazi e aree verdi, la manutenzione di edifici e aree pubbliche, la realizzazione di piste ciclabili e di mobilità sostenibile, il miglioramento dell'infrastruttura digitale. Fino al 27 novembre i cittadini possono partecipare e decidere come e dove destinare parte delle risorse del bilancio del Comune di Bologna: è il bilancio partecipativo!

Hanno già votato più di 10.000 persone: è un nuovo modo di fare politica che prevede un contributo diretto e autonomo dei cittadini alla cura e costruzione dei beni comuni e alla definizione delle politiche pubbliche, secondo una logica di cittadinanza attiva.
Bologna dimostra ancora una volta di essere una città collaborativa, interessata al bene comune.
http://comunita.comune.bologna.it/bilancio-partecipativo

A scuola nessuno è straniero

A scuola nessuno e stranieroVenerdì 10 novembre ho partecipato all’appello lanciato dal Sindaco in favore dell'approvazione della legge sullo Ius soli. Insieme a Sandra Zampa, Luigi Manconi, Marilena Fabbri, Insaf Dimassi, l'artista Alessandro Bergonzoni e Romano Prodi.

Oggi riparte la campagna "Non è mai troppo tardi" del Senatore Luigi Manconi e, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, è prevista in Piazza Re Enzo a Bologna alle 16.30 una mobilitazione a sostegno della legge sulla cittadinanza promossa dagli "Insegnanti per la cittadinanza". Riparte anche lo sciopero della fame a staffetta a cui aderisco. Il nostro Paese deve accogliere un’idea di cittadinanza che favorisca l’inserimento degli stranieri (e in particolare dei minori) nel nostro contesto educativo, sociale, politico e economico. Dobbiamo superare i calcoli elettorali, è una legge di civiltà che riconosce diritti e doveri. Dobbiamo dire con forza che per noi non ci sono differenze e fare ogni sforzo per approvare la legge entro fine legislatura.

 

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