Le biblioteche comunali sono un bene pubblico

Le biblioteche sono un servizio pubblico essenziale: sono luoghi di umanità, cultura, educazione e relazione sociale. Una città deve, prima di tutto, occuparsi di educazione e le nostre biblioteche (come anche i musei) possono aiutare i bimbi delle nostre scuole a imparare a fare ricerca, a formare un pensiero critico.

Biblioteca Lame MalservisiIn questi anni abbiamo mantenuto la gratuità dei laboratori e delle attività didattiche ed educative per i bambini e le bambine delle nostre scuole, nonostante le difficoltà legate alla carenza e al turnover del personale. Nel 2017, 4.250 classi hanno frequentato le attività dei musei (450 in più rispetto al 2016), sono state 400 le proposte di promozione alla lettura delle biblioteche, 10.000 gli studenti che hanno partecipato all’attività della Cineteca e 350 gli insegnanti alle giornate di formazione. Per la prima volta, da quest’anno non i lettori ma i libri si muovono su tutto il territorio metropolitano grazie al Sistema Bibliotecario Metropolitano.

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3 di 13.900 Via libera all'approvazione del Bilancio 2018-2020 del Comune di Bologna

Oggi approviamo il bilancio del Comune di Bologna: tutte le politiche (su scuola, cultura, welfare, ambiente, economia, mobilità, sport, etc.), tutti gli interventi e decisioni del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale di Bologna dovranno avere come priorità la lotta alle povertà.

Penso che in termini di razionalizzazione dei costi di struttura sia stato fatto il possibile per “unificare” ed “ottimizzare”, come anche per la gestione informatizzata, e continua la riqualificazione e controllo della spesa. Credo quindi giusto riconoscere all’Assessore al Bilancio Davide Conte e ai tecnici del Comune di Bologna il lavoro e la qualità dimostrata.

Credo anche importante cogliere la sfida proposta oggi dall’Assessore Conte, costituita dal primo bilancio della storia del Comune di Bologna centrato sullo “Sviluppo sostenibile della nostra città”.
Un’idea di sviluppo centrata sui Goals delle Nazioni Unite, che può diventare un riferimento anche per tutta la città. È una sfida importante, innovativa.

Nel bilancio 2018 sono 18 i milioni di euro di investimento per il piano di riqualificazione delle periferie. Maggiori risorse anche su scuola (2,2 ML), servizi socio-assistenziali (1,9ML), cultura (0,5ML), mobilità (1,1ML) e ambiente (3,8ML).

Sono risorse che rispondono alla necessità di una priorità di investimento da parte del Comune per ridurre le disuguaglianze di opportunità e per uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista culturale, sociale e ambientale.

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Appalti Pubblici

Gare al massimo ribasso, Bologna deve cambiare strada.

Le gare d’appalto con competizione al ribasso, soprattutto nei servizi sociali, educativi e culturali, con risposte a basso costo che comportano il rischio di precarizzazione e dequalificazione del lavoro, sono una prospettiva disastrosa. Dobbiamo promuovere invece gare centrate su criteri qualitativi. Dobbiamo chiedere di garantire qualità e trasparenza.

Il Consiglio comunale ha approvato la mia proposta: i servizi sociali, educativi e culturali devono essere centrati sulla persona e il bene comune: è importante disincentivare ribassi e promuovere la qualità dei progetti. Il welfare non è un pezzo di mercato da conquistare e i servizi sociali, educativi, culturali sono una spesa utile.

 

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Bilancio Partecipativo

 Il 17 giugno 2013, con un Ordine del giorno approvato in Consiglio comunale, chiedevo di avviare un percorso di partecipazione tra cittadini e amministrazione per definire le scelte di bilancio. Oggi il bilancio partecipativo è finalmente realtà.

La prima sperimentazione ha coinvolto 1.700 cittadini e al primo voto online della storia del Comune di Bologna hanno partecipato 14.584 cittadini.

Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del Giorno che chiede di realizzare i progetti vincitori entro il 2018 e di aumentare le risorse per ciascun Quartiere.

 

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Inclusione Lavorativa

Nel Consiglio comunale di Bologna mi sono battuto per inserire le “clausole sociali” negli appalti pubblici: una percentuale di spesa di almeno il 5% di tutti gli investimenti di Palazzo d'Accursio deve essere riservata per dare una risposta concreta a persone in situazione di fragilità occupazionale (disabili, ultra-cinquantenni che hanno perso il lavoro, disoccupati di lungo periodo, adulti soli con figli a carico, etc.).

Nel 2016, con il bando per la manutenzione del verde pubblico da 33 ML di euro, sono stati assunti n. 83 lavoratori in situazione di svantaggio.

Oggi il Consiglio comunale ha approvato un mio nuovo Ordine del giorno per confermare le “clausole sociali” anche nel prossimo bando del verde pubblico, per sostenere chi è più debole e senza lavoro.

 

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